Campania. Sono sempre di più i giovani che abbandonano la scuola prima della maturità, circa il 17 percento.
Continua a salire la percentuale di giovani campani che lasciano la scuola ancora prima della maturità, è un dato che ci viene dato dalla Cgia. La Campania è la seconda, dopo la Sicilia, ad avere un tasso così alto di abbandono. Dalle analisi effettuate è emerso che tale evento non è dovuto alla crisi pandemica, ma piuttosto all’ambiente sociale in cui i ragazzi si trovano, si nota infatti che un basso livello di istruzione della famiglia, “favorisca” l’abbandono della scuola, prima, rispetto ad un ambiente socio-culturale più elevato. L’abbandono può essere causato a volte anche dalla scarsa offerta formativa, che il territorio offre. Tale abbandono provoca una mancanza di conoscenza, anche informatica, adatta per entrare nel mondo del lavoro, essendo oggi nella cosiddetta “rivoluzione digitale“. In Italia nel 2020 sono 543 mila i giovani, tra i 18 e i 24 anni con la licenza media che hanno abbandonato gli studi e che non sono in possesso di ulteriore titolo di studio o corso di formazione. La dispersione scolastica è otto volte superiore ai “cervelli in fuga“. Un impoverimento educativo porta ad impoverimento economico, tale andamento può provocare un impoverimento generale del sistema del nostro paese, e alla marginalizzazione di molte persone, che difficilmente potranno essere inserite nella società odierna. Sono le regioni del sud ad avere un più alto tasso di abbandono scolastico, nel 2020 la Sicilia aveva un tasso di abbandono pari al 19,4 percento, la Campania il 17,3 percento e la Calabria il 16,6 percento.