Capaccio Paestum. Ci sono voluti ben sette anni per un 36enne  per sentire le fatidiche, quanto attese parole,  “assolto con formula piena perché il fatto non sussiste”.

Il pm aveva chiesto una condanna a 5 anni e un’ammenda di mille euro 

E’ la storia di un giovane capaccese, che è stato  assolto in Primo Grado con una sentenza del Tribunale di Salerno emessa nella serata di giovedì. Il pubblico ministero per il giovane aveva chiesto una condanna a cinque anni e il pagamento di un’ammenda di mille euro. Ora bisognerà attendere se ci sarà o meno la presentazione di  un ricorso in Appello da parte della controparte. Intanto però il 36enne,  dopo tanti anni,  può tirare un sospiro di sollievo per aver ottenuto l’assoluzione con formula piena.

Lesioni e rapina le accuse mosse nei suoi confronti dall’ex compagna 

Lesioni e rapina sono state  le accuse, per le quali il giovane era finito a giudizio nel 2016 mosse nei suoi confronti dalla sua ex compagna. Reati infamanti,  per i quali il 36enne ha sempre proclamato la sua innocenza in tutti questi anni assistito,  nel lungo procedimento giudiziario,  dall’avvocato Orietta Lettieri. Una relazione sentimentale complicata,  come quella vissuta spesso da tante coppie che, per motivazioni varie, finisce in un’aula di tribunale. E, così è successo anche al capaccese,  che si è trovato costretto a difendersi davanti ai giudici dei gravi reati contestati dalla sua ex compagna. La denunciante da  parte sua chiedeva giustizia rivendicando di essere stata vittima di comportamenti aggressivi e violenti da parte del suo ex compagno, con il quale aveva avuto una relazione sentimentale. A far scattare l’inchiesta giudiziaria,  a seguito delle denuncia della donna,  è stato un evento in modo particolare.

La donna ha denunciato che il 36enne era stato aggressivo con lei mentre si trovavano in macchina.

E, che lui l’avrebbe spinta, al culmine di una lite, fuori dall’autovettura mentre il veicolo era in movimento, tentando anche di investirla. Un’aggressione, a seguito della quale, la denunciante si è recata in ospedale al pronto soccorso per sottoporsi alle cure dei sanitari per le ferite riportate. I medici in quella occasione le diagnosticarono una prognosi di due giorni. La donna ha anche denunciato di essere stata rapinata dal suo ex compagno di un cellulare e di una somma di denaro. Tesi che,  durante tutto il processo, ha portato avanti chiedendo ai giudici che fosse fatta giustizia per quanto subito. Una decina le udienze, che si sono svolte negli ultimi sette anni di processo al Tribunale di Salerno,  durante le quali sono stati ascoltati dai giudici anche diversi testimoni.

Giovedì sera la sentenza  per il trentaseienne che oggi si è rifatto una vita e spera fiducioso che questa vicenda possa concludersi definitivamente per riacquistare la tanto agognata serenità. Una storia come tante altre, che hanno visto protagonista delle coppie,  il cui legame sentimentale è andato deteriorando, fino ad arrivare in un’aula di tribunale dove ognuno ha cercato di far valere le proprie ragioni.