[VIDEO] Parco del Cilento, lupo finito in una trappola: curato e rimesso in liberta Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Gli è stato applicato un radiocollare individuato dalle fototrappole il lupo sta bene, le sue condizioni erano molto critiche

Gode di buona salute il lupo liberato lo scorso mese di febbraio nell’area del Parco. Il giovane esemplare era finito in una trappola utilizzata dai bracconieri. A dicembre 2023 era stato recuperato dai Carabinieri Forestali Parco della Stazione di Sessa Cilento nel territorio del Parco nell’area del Monte Stella, in condizioni critiche. 

Dopo il soccorso dei veterinari dell’ASL di Vallo della Lucania, era stato affidato alle cure del personale del Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Napoli. Dopo alcune settimane di prognosi riservata, per merito delle cure del personale del CRAS di Napoli, l’animale si è ripreso completamente ed è stato quindi organizzato il suo ritorno in libertà. Al lupo è stato applicato un radiocollare per seguirne gli spostamenti da remoto e studiarne il comportamento spaziale dopo il rilascio.

monitorato anche attraverso le fototrappole 

il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha ritenuto opportuno affiancare alla raccolta dei dati satellitari il monitoraggio tramite l’uso delle fototrappole.

Dopo alcune settimane di ricerche infruttuose, durante le quali il lupo ha girovagato in diverse zone del Parco, i suoi spostamenti sono però diminuiti radicalmente, lasciando ipotizzare che avesse trovato un’area idonea alle sue esigenze. Questo ha, quindi, permesso di concentrare gli sforzi di ricerca in un’area più limitata, aumentando le chance di “cattura” con le fototrappole.

E infatti, i ricercatori della Kayla Nature, durante l’attività di controllo periodico, hanno scoperto con grande gioia che una delle fototrappole aveva registrato delle immagini incontrovertibili del lupo, in cui era chiaramente visibile il radiocollare applicato al momento del rilascio, escludendo così che potesse trattarsi di un altro esemplare. Le immagini testimoniano che l’animale appare in buona salute e, soprattutto, è in compagnia di un altro lupo, probabilmente femmina, che rafforza l’ipotesi secondo la quale il lupo abbia scelto un nuovo territorio che potrà, con un po’ di fortuna, vederlo crescere e riprodursi.

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è da anni impegnato nello studio della popolazione di Lupi presenti sul territorio. Dal 2021 partecipa al progetto “WOLFNExT – Parchi a sistema per il futuro del Lupo in Italia“, con il coordinamento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il progetto WOLFNExT vede coinvolti molti dei Parchi Nazionali italiani, con capofila il Parco Nazionale della Majella.

Sebbene la popolazione di Lupi sia in aumento, sia a livello nazionale che locale, la specie è ancora minacciata da diversi fattori che rischiano di minare i successi conservazionistici degli ultimi anni. Tra queste minacce, il bracconaggio è probabilmente una delle forme di conflitto tra uomo e lupo più radicalizzate e di difficile lotta e di cui è stato vittima il nostro amico lupo.

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