Cambiamento climatico, crisi alte temperature e siccità: il 2024 l’anno più caldo Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

L'anomalia della temperatura globale per il 2024 (gennaio-luglio) è di 0.70 gradi sopra la media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020

Cambiamento climatico. Da un lato il clima che si fa sempre più bollente, dall’altro le riserve idriche si esauriscono.

In Sicilia la cabina di regia istituita per la crisi siccità ha disposto il trasferimento dei pesci per poter utilizzare fino all’ultimo goccio di acqua contenuta negli invasi. A questo siamo in una stagione che, secondo l’Osservatorio europeo Copernicus climate change service, sta battendo tutti i record: è sempre più probabile, dicono, che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, nonostante con luglio sia terminata la serie di 13 record consecutivi e sia terminato anche il fenomeno climatico chiamato “El Niño”.

La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi (agosto 2023 – luglio 2024) è di 0.76 gradi al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e di 1.64 gradi al di sopra della media preindustriale tra il 1850 e il 1900.

L’anomalia della temperatura globale per l’anno in corso (gennaio-luglio) per il 2024 è di 0.70 gradi sopra la media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020, 0.27 gradi più calda rispetto allo stesso periodo del 2023.

“L’anomalia media per i restanti mesi di quest’anno dovrebbe scendere di almeno 0.23 gradi perché il 2024 non sia più caldo del 2023. Questo è accaduto raramente nell’intero set di dati Era 5, rendendo sempre più probabile che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato – spiegano gli esperti dell’Osservatorio – la striscia di mesi da record si è conclusa, ma solo per un soffio. A livello globale, il mese di luglio 2024 è stato quasi caldo come luglio 2023, il mese più caldo mai registrato. Nel luglio 2024 si sono verificati i due giorni più caldi mai registrati. Il contesto generale non è cambiato: il nostro clima continua a riscaldarsi. Gli effetti devastanti del cambiamento climatico sono cominciati ben prima del 2023 e continueranno fino a quando le emissioni globali di gas serra non raggiungeranno lo zero netto”.

A conferma di questa analisi basta leggere il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute che elabora i report per 27 città, con previsioni a 24, 48 e 72 ore: secondo il bollettino, sarà un weekend da bollino rosso in gran parte dell’Italia.

(Il Sole24ore)

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