Doppio cognome: cosa dice sentenza Corte Costituzionale e come funziona? Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

La sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittima l’assegnazione automatica del cognome del padre ad ogni persona appena nata, è stata sicuramente capace di muovere l’opinione pubblica, a proposito di rischi, funzionamenti e tante altre caratteristiche che vanno prese in considerazione necessariamente nel parlare delle norme che disciplinano l’assegnazione del doppio cognome ad ogni persona che nasce. In virtù di queste considerazioni, in molti hanno ricercato online non soltanto come scaricare gratis app di gioco, ma anche come funziona il meccanismo che regola l’assegnazione del doppio cognome, qualora ci sia la volontà di farlo da parte dei genitori. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito del funzionamento in questione.

La sentenza della Corte Costituzionale sull’assegnazione del doppio cognome

C’è da chiarire, innanzitutto, che la questione del doppio cognome è stata posta – molto spesso – attraverso termini sbagliati, che hanno provocato delle polemiche da parte di famiglie e di persone appartenenti a schieramenti ideologici differenti. La sentenza della Corte Costituzionale non stabilisce che ci sia obbligatorietà nel dare necessariamente il doppio cognome alla persona che nasce, ma abolisce il meccanismo automatico con cui al figlio o alla figlia si recava automaticamente il cognome del padre. In altre parole, per la persona appena nata si potrà liberamente scegliere, in accordo tra genitori, tra tre possibilità: dare il doppio cognome, dare solo il cognome del padre e dare solo il cognome della madre.

Sulla base di queste caratteristiche, si potrà prendere in considerazione il testo relativo alla tendenza della Corte Costituzionale, che spiega in maniera esemplificativa questa precisazione: La Corte costituzionale, riunita in camera di consiglio, ha esaminato oggi le

questioni di legittimità costituzionale sulle norme che regolano, nell’ordinamento italiano, l’attribuzione del cognome ai figli. In particolare, la Corte si è pronunciata sulla norma che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e su quella che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre, anziché quello di entrambi i genitori. […] Pertanto, la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. 

I problemi con l’assegnazione del doppio cognome e come funziona

Non tutti hanno recepito la notizia della sentenza della Corte Costituzionale, relativa all’abolizione dell’automatismo con cui si trasmette il cognome del padre alla persona appena nata, con tono polemico; tuttavia, i dubbi – a proposito del funzionamento dell’assegnazione in questione – sono numerosi, e riguardano non soltanto l’assegnazione diretta del doppio cognome ai figli, ma anche la possibile realtà che riguarderà i cognomi che dovranno essere destinati ai propri nipoti. Per chiarire entrambi i concetti, basterà prendere in considerazione degli esempi che possano offrire una più chiara esplicazione dei fattori. Per quanto riguarda l’utilizzo nel doppio cognome nei figli, ad esempio, si può prendere in esame un genitore che ha il cognome Rossi e l’altro che ha come cognome Bianchi. In questo caso, qualora si scelga di assegnare il doppio cognome, basterà unire i cognomi dei due genitori nell’ordine che si preferisce: non esiste, infatti, una norma che stabilisce quale tra il cognome del padre e il cognome della madre debba esserci per prima, dunque il nuovo nato potrà essere Bianchi-Rossi o Rossi-Bianchi; tuttavia, per non obbligatorietà di doppio cognome, potrebbe chiamarsi anche solo Bianchi o solo Rossi.

Quanto ai nipoti, ci si è chiesto se l’assegnazione doppia dovesse corrispondere a un costante raddoppiamento dei cognomi in base alle generazioni. La Corte Costituzionale deve offrire ancora una risposta in merito, dal momento che non è stato ancora chiarito come avvenga il funzionamento per le generazioni successive alla prima, ma si immagina che – per semplicità – non si diano quattro cognomi. Immaginando che i genitori si chiamino Bianchi-Rossi e Andreozzi-Crescenzo, il cognome risultante non potrà sicuramente essere Bianchi-Rossi-Andreozzi-Crescenzo, in nessuno dei possibili ordini previsti; piuttosto, è possibile che si segua la linea già stabilita in Spagna, in cui i genitori (qualora lo vogliano) decideranno di rinunciare a uno dei due cognomi, o al cognome di uno dei due, in modo da lasciare ancora il doppio cognome nel nuovo nato.

(foto da pixabay)

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