Roccadaspide. Realizzazione sul territorio comunale di una residenza sanitaria assistita: il Comune ha proceduto con l’approvazione in consiglio comunale della variante urbanistica.
“Stamattina ci hanno consegnato gli atti con il progetto esecutivo. Ora la variante approvata in consiglio comunale sarà inviata al vaglio della Provincia – afferma il vicesindaco Girolamo Auricchio e del Genio civile per la realizzazione della Rsa. L’Asl dovrà inviarci il parere di competenza. Manca ancora la perizia geologica. Ma stiamo andando avanti spediti”.
La struttura servirà un bacino di utenza di oltre 50.000 persone in riferimento ai comuni, che fanno parte del distretto sanitario Capaccio Roccadaspide. Finanziata per un importo di circa tre milioni di euro, sorgerà presso l’eliporto della cittadina, nell’area attualmente dedicata all’atterraggio dell’eliambulanza (nella foto), a pochissimi metri dall’ospedale di Roccadaspide. Si tratterà di una struttura che occuperà una superficie di circa 1600 metri quadrati, che si svilupperà su due livelli e che comprenderà anche un seminterrato. L’atterraggio dell’eliambulanza sarà ugualmente consentito presso un’area apposita che sarà realizzata proprio sopra la struttura che conterà quaranta posti letto destinati ai pazienti non autosufficienti, affetti da patologie che richiedono la continuità assistenziale medica ed infermieristica. I pazienti della Valle del Calore, in pratica, non dovranno più trascorrere lunghi periodi di degenza nelle RSA lontane centinaia di chilometri dalle loro abitazioni per poter essere assistiti a tempo pieno, ma potranno essere ricoverati nella struttura. Con la nascita della Residenza Sanitaria Assistenziale, Roccadaspide potrà contare su centoventi posti letto. Quaranta della nuova struttura, nonchè sui settanta già attivi presso il nosocomio rocchese e i dieci che saranno presto attivati con la realizzazione dell’Ospedale di Comunità. Per quest’ultima opera da un milione di euro i lavori sono già stati affidati, andrà ad occupare un’ala del terzo piano dell’ospedale e che servirà ai pazienti che seppur non presentano patologie urgenti necessitano di cure, controlli e assistenza continua.