Laurino. “Vola Laurino – il salto nel Cilento”, Giuseppe Morrone: ”Un fallimento”. Morrone originario del comune cilentano, ma residente a Novara, si è fatto promotore di una segnalazione, per spreco di denaro pubblico, in Procura denunciando che ” a sei anni dal taglio del nastro per l’avvio del progetto dello stesso non vi è traccia”.
“ Nel 2016 è stato dato ampio risalto alla notizia – scrive Morrone – dell’inaugurazione avvenuta a luglio sull’evento del “Vola Laurino – Il Salto del Cilento“. Descritto come una nuova avventura, per gli amanti delle emozioni forti, che si inserisce in un circuito turistico di rilancio del Cilento Vallo di Diano e Alburni. La struttura, vede un lancio nel vuoto all’ombra del Monte La Guardia, attraversando le gole del fiume Calore e collegandosi al centro di Laurino. Tanti i presenti al taglio del nastro dopo la benedizione del parroco. Oggi a distanza di 6 anni, dei risultati ambiziosi nessuna traccia: un fallimento che era ampiamente prevedibile. Si è preferito sprecare danaro pubblico si tratterebbe di circa 2.800.000 euro con la quale si potevano realizzare sicuramente altre opere più utili e funzionali alla collettività. Il sogno del Volo di Laurino è durato tre anni poi si è spento come una candela al ventoi”. Morrone aggiunge:” Ad oggi tutto risulta interrotto, nel contesto strutturale dell’opera è visibile un lungo cavo d’acciaio abbandonato preda della ruggine, che collega la montagna tra il punto di partenza e di arrivo, oltre alle attigue pertinenze, strutture tecniche e logistiche predisposte per il funzionamento del medesimo, (trenino monorotaie cabine base di lancio e di arrivo). Non sono stati considerati con oculatezza i risvolti successivi manutentivi e di esercizio, proprio in termini di costi di gestione di manutenzione per la sicurezza che un impianto del genere assiduamente comporta, e che oltretutto sarebbe funzionato pochi giorni all’anno, unicamente nei mesi estivi, come poi é successo nei primi due anni dalla realizzazione. Un progetto su cui erano state riposte tante speranze di rilancio del paese ma è stato un flop. Non voglio accusare nessuno, ma credo ci sia stata una eccessiva leggerezza di valutazione, che ha portato ad un ingente utilizzo di risorse pubbliche senza riscontri utili alla collettività, oltretutto in zona a Trentinara mi risulta esserci un simile impianto in esercizio, si sarebbe potuto e forse dovuto tener conto a priori che due impianti simili ravvicinati ad una distanza di 30 Km, uno dei due sarebbe stato di troppo candidato al fallimento gestionale”.
Il sogno del volo a Laurino è durato tre anni ed è costato circa tre milioni di euro di investimento. Tutto sarebbe stato interrotto da una contesa, totale 14 mila euro, tra ente e società di gestione. A quanto sembra il gestore dell’impianto reclamava la somma per la manutenzione dell’impianto.