Altavilla Silentina. Inchiesta per morte sospetta: la Procura di Salerno dispone riesumazione della salma e il contestuale esame autoptico. Le operazioni disposte dalla magistratura si sono tenute ieri, a partire dalle 11,30, presso il cimitero comunale.
Il provvedimento fa seguito all’inchiesta giudiziaria avviata dopo la morte di R. R. 67 anni avvenuta il 4 ottobre del 2020 presso l’ospedale di Eboli, dove il giorno prima la donna era stata ricoverata. Ad assistere i familiari della vittima l’avvocato Angela Carrozza che, ieri, ha partecipato all’autopsia unitamente ai periti di parte nominati dalla famiglia, e a quelli degli indagati, una decina tra medici ed infermieri, nella vicenda giudiziaria. Il fatto inizia quando la 67enne si ricovera presso l’ospedale di Eboli per sottoporsi a degli accertamenti per problemi intestinali. Era il 3 ottobre del 2020 dopo 48 ore, alle 22 del 4 ottobre, la donna è deceduta. Tra l’altro i familiari non sono nemmeno riusciti a vederla. A quel punto, per capire cosa fosse accaduto hanno fatto richiesta della cartella clinica. Non riuscendo ad ottenerla, tramite il proprio legale, hanno proceduto con una denuncia ai carabinieri di Eboli.
“Quando si è ricoverata stava bene, niente faceva sospettare un simile epilogo – afferma l’avvocato Carrozza – non ci hanno fornito delle motivazioni precise sul decesso. Le spiegazioni della morte sono state più volte variate, prima arresto cardiaco, poi arresto intestinale, poi un problema di aritmia con embolia”. Dopo la denuncia, nel mese di gennaio 2021 i carabinieri hanno proceduto con il sequestro della cartella clinica. E sono partite le indagini della Procura di Salerno. Sono stati iscritti nel registro degli indagati circa una decina di sanitari, tra medici ed infermieri, che hanno seguito la paziente nelle 48 ore. Tutti gli indagati si sono costituiti con un proprio perito di parte, così come i familiari della 67enne. I medici di fiducia hanno assistito all’esame autoptico tenutosi ieri al cimitero.
“ Da questa prima fase in cui le indagini erano rivolte alla documentazione sanitaria – spiega Carrozza – con il quesito del pm di valutare se ci fosse una negligenza, imperizia e responsabilità medica, la dottoressa incaricata dalla Procura ha ritenuto che fosse necessaria l’autopsia”. Acquisiti i risultati dell’esame autoptico, l’indagine partita a gennaio 2021 dovrebbe concludersi entro il prossimo 25 agosto. I medici della Procura renderanno note le proprie risultanze. I periti di parte potranno nel caso procedere con eventuali contestazioni relativamente agli esiti. L’esame autoptico dovrà chiarire se c’è una responsabilità medica ma anche l’effettiva causa della morte della donna.