Castel San Lorenzo. Il Comune escluso dal finanziamento per la messa in sicurezza e realizzazione di palestre scolastiche: l’ente ricorre al Tar.
L’esclusione è stata comunicata dal ministero dell’Istruzione nell’ambito del Pnrr “l’intervento è escluso dalla procedura per mancanza dei requisiti minimi di ammissibilità richiesti espressamente dall’avviso pubblico” si legge nella nota ministeriale. L’anomalia consiste nel non aver caricato sul sistema informativo la scheda tecnica di progetto. Dall’istruttoria condotta dal responsabile dell’Area Tecnica, infatti è emerso che ” per mero errore tra gli allegati non è stata caricata sul sistema la scheda di progetto mentre é stata inserita due volte la domanda di partecipazione”. L’amministrazione del sindaco Giuseppe Scorza ha deliberato di ricorrere al Tar al fine di contestare l’esclusione dalla procedura. “Attualmente l’area, trovandosi in un seminterrato presenta gravi problemi di infiltrazioni e di umidità – afferma Giuseppe Scorza- per rendere l’area salubre c’è bisogno di apporre delle modifiche che consentano l’ abbassamento del livello del terreno lungo le pareti perimetrali dello stabile e l’isolamento delle stesse dal fondo della terra. Oltre alle modifiche strutturali, la palestra necessita di un arredamento idoneo”. Il sindaco si dice inoltre fiducioso per la riammissione, in quanto ” l’errore è materialmente riconoscibile oltre che evidente e quindi emendabile con soccorso istruttorio”.
Il progetto prevede di sistemare e riqualificare la palestra dell’Istituto comprensivo scolastico di Castel San Lorenzo con lo scopo di rendere fruibili e agibili i locali adibiti per le attività sportive, incomplete e in parte inagibili. E’ stata richiesta l’ estensione massima dei fondi previsti (circa 450 mila euro). Disagi già avvertiti nell’ottobre 2020, quando si è verificata un’ondata di maltempo con forti piogge che hanno causato danneggiamenti in tutto il comprensorio. Le infiltrazioni meteoriche presso l’edificio scolastico di via Roma sono penetrate dal lastrico del solaio di copertura dell’immobile. Circa due settimane dopo si è inoltre verificato il crollo della controsoffittatura della classe III media In quella occasione il Comune ha proceduto per vie legali contro la ditta che aveva eseguito i lavori.
Luisa Villacaro