A quasi due settimane dall’incendio di rifiuti provenienti dalla Tunisia consumatosi nel comprensorio militare di Persano, lo scorso 30 luglio, restano attive le ordinanze emesse dai Comuni.
Nonostante, ad oggi, dalle analisi ambientali non siano emerse criticità, i valori rientrerebbero nei limiti, vanno seguite le regole imposte dalle ordinanze sindacali.
Regole che riguardano i prodotti ortofrutticoli coltivati in campo aperto nelle zone agricole ricadenti nelle località interessate dall’incendio. “ Restano attive le ordinanze emesse dai Comuni – afferma il sindaco di Serre Antonio Opramolla – disposte nell’immediatezza dei fatti. Relativamente ai prodotti possono essere raccolti e consumati ma è necessario lavarli molto bene prima di mangiarli”. Il lavaggio è finalizzato ad eliminare qualsiasi residuo presente sugli stessi depositatosi a seguito della combustione dei rifiuti.
L’incendio
L’incendio ha causato la combustione di un quantitativo di circa 6000 tonnellate di rifiuti rientrate dalla Tunisia, a seguito degli illeciti accertati dalle autorità tunisine e italiane a carico della società esportatrice. Il rogo ha sviluppato una colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza. Ci sono voluti diversi giorni per spegnere l’incendio che, alla fine, è stato definitivamente spento dai vigili del fuoco attraverso soffocamento con la copertura di materiali inerti. Ora si attende la bonifica del sito.