S.Angelo a Fasanella. Intossicazione da funghi: 2 anziani in rianimazione Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Salvati grazie alla tempestività dei soccorsi effettuati presso il pronto soccorso dell'ospedale di Roccadaspide e la presenza dell'unità di terapia intensiva

Sant’Angelo a Fasanella. Brutta disavventura per una coppia di coniugi di 79 e 84 anni intossicati dopo aver consumato dei funghi (mazza di tamburo velenosa). I due anziani sono finiti nel reparto di rianimazione presso l’ospedale di Roccadaspide.

Attualmente sono in prognosi riservata. Hanno rischiato davvero grosso. Grazie alle cure dei sanitari dell’ospedale di Roccadaspide e, in particolare del pronto soccorso e dell’unità operativa di rianimazione, sono stati salvati ed evitate conseguenze che, in alcuni casi, possono essere anche letali.

La vicenda si è consumata sabato sera : una cena qualsiasi poteva trasformarsi in tragedia 

Era ora di cena intorno alle 19. I due coniugi hanno deciso di mangiare i funghi, che avevano raccolto in montagna. Una consuetudine per loro. Non era certo la prima volta che l’ottantenne si recava nell’area collinare per dedicarsi alla raccolta dei funghi. Sabato però qualcosa è andato male. E, nel paniere è finito anche qualche fungo non commestibile ma velenoso. Purtroppo anche quando sono stati lavati e cucinati la coppia non si è resa conto di aver raccolto anche quelli tossici causa di avvelenamento,  probabilmente molto simili a qualche tipologia commestibile.

Infatti, accade spesso che si verifichino casi del genere per la somiglianza  tra tipologie di funghi tossici e commestibili. Alcuni dei quali potrebbero ingannare per il loro aspetto.

Dopo aver mangiato la coppia di anziani ha accusato un malessere 

Consumata la cena a base di funghi,  la coppia di anziani ha iniziato ad accusare un malessere generale con i sintomi tipici di avvelenamento. Immediatamente hanno lanciato l’allarme. ” Mi hanno contattato – racconta a Voce di Strada  il nipote – intorno alle 20,30. Mi sono subito precipitato a casa loro”. Il nipote che lavora in ambito sanitario  ha subito capito la gravità della situazione. Ha fatto salire in macchina i due anziani e,  in tutta fretta,  si è recato al pronto soccorso dell’ospedale di Roccadaspide. I sanitari si sono subito mobilitati e avviato le procedure per le pratiche conseguenziali ad un avvelenamento da funghi.

I due intossicati sono stati ricoverati nell’unità di terapia intensiva

I due anziani sono stati sottoposti a tutte le cure del caso. La terapia e le cure effettuate dai sanitari hanno avuto l’esito sperato.  Ed ora le loro condizioni sono migliorate e sono  stabili ma la prognosi resta riservata.  Non sono in pericolo di vita. Grazie alla tempestività dei soccorsi effettuati presso l’ospedale di Roccadaspide e la presenza dell’unità di terapia intensiva. Unità che si spera possa rimanere attiva presso il presidio ospedaliero di Roccadaspide non essendo prevista nel nuovo atto aziendale dell’Asl Salerno,  sebbene la struttura sia localizzata in un’area classificata disagiata.

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