Roccadaspide. Ospedale di comunità: ecco lo stato dell’arte, il nodo infermieri Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

A tre mesi dall'inaugurazione con il presidente De Luca, le porte dell'ospedale di comunità restano ancora chiuse

Roccadaspide. A tre mesi dall’inaugurazione, alla presenza del presidente della Regione Vincenzo De Luca, le porte dell’ospedale di comunità restano ancora chiuse. Da indiscrezioni l’apertura della nuova struttura situata all’interno dell’ospedale dovrebbe avvenire a settembre.

E’ tutto pronto, la struttura è terminata da tempo. A ritardare l’attivazione sarebbe la difficoltà a reperire il personale infermieristico.

Nessun problema per il personale medico

Il nuovo ospedale di comunità sarà gestito da due  Afp (Aggregazione funzionale territoriale)  quella che fa capo ai comuni di Capaccio Paestum, Albanella, Giungano, Monteforte e Trentinara,  che vede Enzo Sica coordinatore, e l’Aft collinare costituita dai comuni della Valle dl Calore,  coordinata da Luigi D’Amato.

Si tratta di organismi, che aggregano i medici di famiglia per un totale di 34 medici di base ( 22 +12).

“Siamo pronti, come medici di base,  a gestire l’ospedale di comunità – evidenzia il dottore Enzo Sica –  secondo il piano operativo ci sarà la presenza di un medico dalle 8 alle 14 di mattina con tre infermieri. Il  pomeriggio ci sarà la reperibilità per il medico, mentre per le ore notturne l’assistenza sarà garantita dal servizio di continuità assistenziale. L’emergenza sarà garantita dal pronto soccorso ospedaliero. Abbiamo approntato tutto, compreso il regolamento da seguire. Come ad esempio, il fatto che il ricovero del paziente deve essere deciso ed effettuato solo dal medico di base”.

Si tratta di una struttura intermedia come spiega Sica:” Si inserisce nella fascia intermedia tra ospedale e assistenza domiciliare. I medici sono pronti per colmare alcune lacune sanitarie del nostro territorio. Questo sarà il primo impegno che l’Eft mettere in capo”.

Quello che non è certa è l’effettiva data dell’apertura laddove non si scioglie il nodo della carenza di personale infermieristico.

Le indiscrezioni parlano di un’apertura per il mese di settembre

 Staremmo a vedere. Per garantire i turni servono almeno sei infermieri. Per riqualificare il piano che ospita l’ospedale di comunità sono stati impiegati circa un milione di euro. Soldi sicuramente spesi bene laddove il servizio sarà garantito con l’effettiva attivazione ed apertura dell’ospedale di comunità. La prima struttura  che sarà attivata in Campania con la disponibilità di 20 posti letto.

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