Roccadaspide. Ancora un incendio doloso ai danni dell’azienda agricola della famiglia di Germano Chiumiento situata in località Terzerie. Il secondo nell’arco di tre anni. L’innesco del rogo si è sviluppato sempre nel capannone, dove si trovavano stipate centinaia di balle di fieno. Circa duecento quelle andate distrutte. Ad accorgersi delle fiamme, poco prima delle 22, una delle figlie di Germano Chiumiento. Al vaglio degli inquirenti il sistema di videosorveglianza che l’imprenditore agricolo aveva installato dopo il primo raid avvenuto nel mese di settembre del 2018. “Questa volta andremo fino in fondo – afferma una delle figlie – vogliamo capire chi ci ha preso di mira considerato che in entrambi i casi si è trattato di un incendio di matrice dolosa”. L’allarme è scattato intorno alle 21,45 quando improvvisamente una delle figlie, che si trovava all’esterno dell’abitazione, ha avvertito un rumore, come uno scoppio, e ha visto le fiamme nel capannone. Oltre le duecento balle di fieno è andato distrutto anche il capannone per un danno che si aggira intorno ai 20.000 euro. Il fuoco ha avuto origine dalla parte retrostante al capannone. L’incendio non ha coinvolto le bufale. E’ stato invece necessario spostare i cavalli custoditi all’interno e i trattori. Sul posto i vigili del fuoco, che hanno dovuto lavorare per tutta la notte per spegnere gli ultimi focolai di incendio. Le indagini sono in corso. Non si capisce cosa ci sia dietro a questi incendi dolosi. La famiglia assicura che non hanno subito nessun tipo di minaccia. Si tratta di una famiglia molto benvoluta e di grandi lavoratori. Nell’incendio di tre anni fa andarono distrutte 500 balle di fieno e il capannone. Danni ingenti per la famiglia Chiumiento che adesso vuole capire perchè è finita nel mirino di incendiari.