[VIDEO] Capaccio. Lottizzazione abusiva su area demaniale: sequestrati il Mia Resort e Maragià Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Indagati i titolari per le opere abusive ai margini della spiaggia. Le operazioni di sgombero di persone e cose dovranno avvenire entro il 16 agosto

Capaccio Paestum. Lottizzazione abusiva di terreni demaniali: scattano i sigilli per due strutture turistiche ricettive. Si tratta del Mia Resort e Maragià: risultato della divisione dell’ex villaggio oasis. Il sequestro è avvenuto nella contrada marittima della Laura.

L’operazione è stata portata a segno oggi  in località Laura, dai  Carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno e del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli. I militari  hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo – emesso dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della  Procura – delle intere strutture turistiche ricettive denominate “Mia Resort” e “Maragià” (frutto della suddivisione dell’ex villaggio turistico “Oasis”).

Indagati i titolari: interventi edilizi senza autorizzazione 
Nel relativo procedimento penale sono indagati, per lottizzazione abusiva di terreni demaniali in area sottoposta a vincolo paesaggistico, i proprietari delle due strutture turistiche, che  avrebbero effettuato interventi edilizi, in assenza del titolo autorizzativo e del prescritto parere paesaggistico, tali da determinare una profonda e irreversibile trasformazione di una vasta area posta ai margini della spiaggia di Capaccio.

Le indagini 

Secondo la prospettazione accusatoria, allo stato condivisa dal Giudice per le indagini preliminari, si ipotizza l’illecita lottizzazione finalizzata alla realizzazione di nuove volumetrie (l ‘area occupata dai resort è passata dai circa 30. 000 mq dichiarati nelle concessioni edilizie rilasciate tra il 1998 e il 2001 ai circa 45. 000 mq attuali) destinate a:
camere e relativi servizi igienici nonché all’ampliamento dei locali funzionali alla conduzione dell’attività turistico-ricettiva (quali a esempio l’area ristorazione e quella di somministrazione);
infrastrutture e manufatti necessari all’implementazione dell’offerta turistica e ampliamento del complesso ricettivo (quali ad esempio piscine e parco giochi), questi peraltro realizzati in un’area agricola e destinata a nuova viabilità pubblica.
Le operazioni di sgombero di persone e cose dovranno avvenire entro il 16 agosto 2024.

Il provvedimento cautelare è ovviamente suscettibile di impugnazione e le accuse così formulate saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento.

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