Laurino, ufficio postale chiuso da mesi: disservizi, proteste e possibili azioni legali Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Laurino. L’ufficio postale di Villa Littorio chiuso da circa cinque mesi: scoppia la protesta da parte dei residenti nella frazione del comune di Laurino. A farsene portavoce è Antonio Nese (detto Gentile), che annuncia battaglia, così come il Comune di Laurino, guidato dal sindaco Romano Gregorio.

Un’intera frazione senza servizi postali

È dal mese di novembre – racconta Neseche, dopo la caduta di calcinacci all’interno dell’ufficio postale, la struttura è stata chiusa al pubblico. Ad oggi, nessuno si è fatto sentire da parte di Poste e sull’eventuale riapertura ancora alcuna notizia. In tal senso si è mossa anche l’amministrazione comunale, ma gli appelli e le richieste sono caduti nel vuoto. L’edificio è di proprietà privata e il proprietario ha fatto eseguire un sopralluogo, esternamente perché non in possesso delle chiavi, a seguito del quale un tecnico ha certificato la piena stabilità dell’edificio, dal momento che le strutture portanti risultano non intaccate, dando l’okay per la riapertura. Abbiamo anche trovato una ditta disposta all’esecuzione dei lavori, ma la sensazione è che non ci sia la volontà di ridare alla cittadinanza questo servizio.

Disservizi e malumori tra i cittadini 

“Non si può tenere – continua Nese la popolazione sotto scacco in questo modo. Sono molti i cittadini anziani che sono stati privati di servizi essenziali, che per vedersi pagata la pensione devono trovare un passaggio e pagare 30 o 40 euro di benzina all’accompagnatore di turno che possa portarli a Piaggine, Valle dell’Angelo o a Laurino capoluogo. Facciamo ancora un appello a Poste Italiane: o riaprono l’ufficio postale o saremo costretti a organizzarci per adire le vie legali, con addebito delle spese legali e dei danni che fino ad ora ci sono stati causati”. 

Sul territorio comunale, a circa 5 km di distanza, è presente un secondo ufficio comunale, che rientra nel progetto “Polis – Casa dei servizi”, con l’implementazione di servizi Inps, che consentono ai pensionati di richiedere il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello Obis M, che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico. Presso la sede centrale di Laurino è possibile anche richiedere la carta d’identità elettronica, il passaporto, certificati anagrafici, di Stato Civile e giudiziari, oltre al codice fiscale per neonati. A Villa Littorio, invece, l’edificio che ospita l’ufficio postale è di proprietà privata ed è situato lungo la via provinciale. Il crollo di alcuni calcinacci è avvenuto nel novembre 2023. Della questione si è subito interessata l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Romano Gregorio.

Tempo fa fu  disposta già la chiusura dell’ufficio postale, scongiurata poi da un provvedimento del Tar

Per l’ufficio postale di Villa Littorio – spiega il sindaco Gregoriotempo fa era stata già disposta la chiusura da parte di Poste Italiane. All’epoca presentammo ricorso al Tar, che stabilì l’importanza dei servizi per il nostro territorio e ne dispose la riapertura. Quando è stata disposta la chiusura a novembre ci siamo immediatamente attivati per evitare disagi alla popolazione, con note e sollecitazioni che fino ad oggi non hanno avuto riscontri pratici. Sul posto, a seguito della segnalazione da parte di uno dei dipendenti, intervennero i vigili del fuoco che disposero la chiusura dell’ufficio. Poste Italiane, di contro, ha chiesto al proprietario dell’edificio di procedere coi lavori e di inviare una relazione di staticità al termine degli stessi, affinché venga certificato da un tecnico che si riscontrano problemi. Attualmente è in corso un tira e molla tra il proprietario e Poste su chi debba eseguire materialmente i lavori“.

L’amministrazione, in questi mesi, ha continuato a cercare un confronto che conducesse a una soluzione, senza purtroppo esito positivo. “Per salvaguardare gli interessi della popolazione, in particolare quella anziana che soffre maggiormente i disagi relativi a questa chiusura – spiega Gregorio ci siamo attivati immediatamente. Abbiamo proposto di spostare gli uffici in alcuni locali di proprietà comunale, ma l’azienda ci ha fatto sapere che per l’adeguamento ci sarebbero voluti mesi e che la riapertura sarebbe così slittata al 2025. Abbiamo chiesto anche che venisse messo a disposizione un ufficio postale mobile, almeno per due giorni a settimana, ma anche in questo caso la risposta è stata negativa. Sul nostro territorio è comunque presente un altro ufficio postale, ma per la popolazione più anziana, soprattutto per le persone sole, rappresenta un disagio lo spostamento verso il capoluogo o altri uffici postali del comprensorio“.

“Non ci interessano le beghe, solo difendere i diritti dei nostri cittadini: adiremo le vie legali”

Al di là di tutto e delle beghe tra proprietario e Poste – continua il primo cittadino di Laurino – l’azienda ha in essere una convenzione con lo Stato, il cosiddetto Servizio Universale, per cui è obbligata a garantire a tutti i cittadini la possibilità di fruire dei servizi postali definiti dal legislatore come essenziali. Qui da noi non sta accadendo e a questo faremo appello. Da mesi sono in contatto con il responsabile di Poste per l’Area Sud, ma le risposte continuano a essere fumose e inconsistenti. Siamo esasperati, perché in territori come il nostro ci stanno togliendo tutti i servizi e amministrare diventa sempre di più la classica lotta di Don Chisciotte contro i mulini a vento. Nella giornata di venerdì prossimo, nel corso della giunta comunale, voteremo per procedere nel dare mandato a un legale di fiducia, al fine di richiedere un provvedimento giudiziario che risolva, in via definitiva, la questione“.

 

 

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