Capaccio Paestum. Una cinta muraria integra, che dovrebbe fungere da attrattore turistico e essere tenuta in condizioni ottimali per permetterne la fruizione. E invece, a Paestum, è il contrario. Sì, perché parte delle antiche mura sono infestate da arbusti ed erba alta.
Ostacoli alla bellezza che affonda le proprie radici nei secoli passati. Il tratto messo peggio è quello che insiste lungo via Nettuno, che conduce al mare. Qui, qualche anno fa c’è stata un’ azione di riqualificazione, che ha permesso la realizzazione di un marciapiede per agevolare la fruizione dell’area da parte dei turisti e dei visitatori dell’area archeologica. Una riqualificazione che però non sta interessando l’antica muraglia millenaria.
NUOVO MARCIAPIEDE, VECCHI PROBLEMI IRRISOLTI
“Via Nettuno – spiega Maurizio Paolillo, imprenditore balneare ed ex consigliere comunale – è il tratto che avrebbe dovuto essere più suggestivo. Il nuovo marciapiede collega l’area archeologica al mare ed è sempre molto frequentato, pieno di gente. Eppure, il tratto di cinta muraria a ridosso dello stesso è forse quello più trascurato. Il restauro della cinta muraria è attualmente fermo, da anni il cantiere è abbandonato per mancanza di fondi. In qualità di residenti, chiediamo al Parco archeologico, che sempre sbandiera il forte afflusso all’area archeologica, non da ultimo quello di questo weekend di Pasqua, di utilizzare parte dei fondi recuperati grazie alla vendita dei biglietti d’ingresso per la pulizia della cinta muraria, unica nel suo genere in quanto risulta perfettamente integra”.
L’OPERA DI LEGAMBIENTE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO
A occuparsi della pulizia, negli scorsi anni, sono stati un raggruppamento di enti. “In passato – spiega Paolillo – vi era un accordo tra più enti, che si occupavano insieme della pulizia della cinta muraria. Tra questi, vi era anche Legambiente, che operava a titolo di volontariato e che, in cambio della gestione della Torre 27 si occupava non solo delle operazioni di pulizia delle mura, ma anche del taglio dell’erba e di mantenere pulito il tratto stradale di propria competenza e non solo utilizzato per la realizzazione del “Sentiero degli Argonauti”. Opere a titolo gratuito per l’ente comunale e che, come calcolato dallo stesso Comune quando ero consigliere comunale, ammontavano a una spesa di circa 30.000 euro. Oggi Legambiente è stato sfrattato per cercare di fittare la Torre 27 e recuperare appena 5.000 euro. Un’operazione inutile, visto che è ancora sfitta, e che ha portato a una grossa perdita per il territorio”.
L’APPELLO AL PARCO E ALLA SOPRINTENDENZA
Paolillo punta l’attenzione proprio sull’importanza delle antiche mura: “La cinta muraria di Paestum è l’unica a essersi conservata integra e andrebbe trattata sicuramente meglio di così. Si tratta di uno dei monumenti di maggiore prestigio per il nostro territorio, che risulta però essere abbandonato all’incuria, con alberi e arbusti che si insinuano nelle cavità tra le pietre e rischiano di spaccarle. Bisogna agire e agire in fretta, è necessario un intervento di bonifica urgente. Invitiamo il Parco e la Soprintendenza a muoversi quanto prima per fermare questo scempio“.