Capaccio. Vertenza fatture non pagate Soget: Comune impugna sentenza Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Comune condannato a pagare alla società Soget 376.920,51 euro

Capaccio Paestum. Vertenza fatture non evase: Comune condannato a pagare alla società Soget 376.920,51 euro. L’ente capaccese si oppone e impugna la sentenza di primo grado costituendosi in giudizio.  

La difesa dell’ente è stata affidata agli avvocati Sergio Perongini e Brunello Merola con l’iscrizione della spesa nel fondo pluriennale vincolato.

Il ricorso era stato presentato dalla società concessionaria, che ha svolto per l’ente capaccese il servizio di riscossione coattiva e di rilevazione, accertamento e riscossione delle entrate comunali.

La società nel ricorso   aveva chiesto il pagamento dei 376.920,51euro, di cui l’ente risultava debitore

 Somma che faceva riferimento a 25 fatture per le prestazioni eseguite per il Comune negli anni dal  2018  al  2020 . Fatture rimaste inevase  con un  pagamento  parziale di   127.374,53 euro solo dopo il deposito del decreto ingiuntivo ( 21/7/2020) con cui il Tribunale di Salerno aveva ingiunto al Comune il  pagamento  della somma  di  504.295,04  oltre interessi  come da richiesta  della Soget. Da ciò  la  richiesta  di pagamento  del  restante  importo  di  376.920,51 euro.

In particolare, la Soget ha evidenziato che “le fatture, oggetto dell’istanza, riguardavano prestazioni di servizio in relazione all’attività di accertamento e al servizio di riscossione della Tarsu e dell’Ici nonché il recupero   di   spese   postali”.

La società si era rivolta al Tribunale di Salerno in prima istanza

Per chiedere l’emanazione di decreto ingiuntivo, contro il quale il Comune ha proposto opposizione eccependo,  in  via  pregiudiziale,  il difetto di giurisdizione in favore della Corte dei Conti. La società ha chiesto il pagamento  di varie competenze dovute dal Comune di Capaccio Paestum,  in forza dei contratti di appalto dei servizi di rilevazione, accertamento e riscossione anche coattiva delle entrate patrimoniali del Comune, comprese spese postali per invio accertamenti di varie entrate, partite ingiunzioni, sanzioni amministrative, canone idrico, liste di carico coattive per varie entrate (Ici, Tarsu, Tosap, canone idrico). Il contratto per lo svolgimento del servizio era stato stipulato a seguito di una procedura di gara nel  2012 per la durata di sei anni con un aggio percentuale del 8,10% da applicare alle somme riscosse coattivamente  pari,  presuntivamente,  ad  1.529.067,79  oltre  Iva. Nel 2013 è stato stipulato un ulteriore contratto avente ad oggetto “Affidamento del servizio di rilevazione, accertamento e riscossione delle entrate comunali”.

Il ricorso della Soget è stato accolto 

Stando a quanto accertato dai giudici “ non risulta in atti alcuna seria e concreta contestazione da parte del Comune di Capaccio Paestum, rispetto alla sussistenza dell’inadempimento contrattuale quale il mancato pagamento  delle fatture dedotto da Soget”. Il ricorso è stato accolto e il Comune è stato condannato al pagamento alla Soget dell’importo   di   376.920,51 euro complessivo per 25 fatture oggetto  di controversia. Dalla somma vanno  detratti in compensazione gli importi, alla cui rifusione la società concessionaria opposta è stata condannata in sede di definizione del giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo instaurato dal Comune di Capaccio  Paestum di  7.000 euro.

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