Capaccio Paestum. Vertenza fatture non evase: Comune condannato a pagare alla società Soget 376.920,51 euro. L’ente capaccese si oppone e impugna la sentenza di primo grado costituendosi in giudizio.
La difesa dell’ente è stata affidata agli avvocati Sergio Perongini e Brunello Merola con l’iscrizione della spesa nel fondo pluriennale vincolato.
Il ricorso era stato presentato dalla società concessionaria, che ha svolto per l’ente capaccese il servizio di riscossione coattiva e di rilevazione, accertamento e riscossione delle entrate comunali.
La società nel ricorso aveva chiesto il pagamento dei 376.920,51euro, di cui l’ente risultava debitore
Somma che faceva riferimento a 25 fatture per le prestazioni eseguite per il Comune negli anni dal 2018 al 2020 . Fatture rimaste inevase con un pagamento parziale di 127.374,53 euro solo dopo il deposito del decreto ingiuntivo ( 21/7/2020) con cui il Tribunale di Salerno aveva ingiunto al Comune il pagamento della somma di 504.295,04 oltre interessi come da richiesta della Soget. Da ciò la richiesta di pagamento del restante importo di 376.920,51 euro.
In particolare, la Soget ha evidenziato che “le fatture, oggetto dell’istanza, riguardavano prestazioni di servizio in relazione all’attività di accertamento e al servizio di riscossione della Tarsu e dell’Ici nonché il recupero di spese postali”.
La società si era rivolta al Tribunale di Salerno in prima istanza
Per chiedere l’emanazione di decreto ingiuntivo, contro il quale il Comune ha proposto opposizione eccependo, in via pregiudiziale, il difetto di giurisdizione in favore della Corte dei Conti. La società ha chiesto il pagamento di varie competenze dovute dal Comune di Capaccio Paestum, in forza dei contratti di appalto dei servizi di rilevazione, accertamento e riscossione anche coattiva delle entrate patrimoniali del Comune, comprese spese postali per invio accertamenti di varie entrate, partite ingiunzioni, sanzioni amministrative, canone idrico, liste di carico coattive per varie entrate (Ici, Tarsu, Tosap, canone idrico). Il contratto per lo svolgimento del servizio era stato stipulato a seguito di una procedura di gara nel 2012 per la durata di sei anni con un aggio percentuale del 8,10% da applicare alle somme riscosse coattivamente pari, presuntivamente, ad 1.529.067,79 oltre Iva. Nel 2013 è stato stipulato un ulteriore contratto avente ad oggetto “Affidamento del servizio di rilevazione, accertamento e riscossione delle entrate comunali”.
Il ricorso della Soget è stato accolto
Stando a quanto accertato dai giudici “ non risulta in atti alcuna seria e concreta contestazione da parte del Comune di Capaccio Paestum, rispetto alla sussistenza dell’inadempimento contrattuale quale il mancato pagamento delle fatture dedotto da Soget”. Il ricorso è stato accolto e il Comune è stato condannato al pagamento alla Soget dell’importo di 376.920,51 euro complessivo per 25 fatture oggetto di controversia. Dalla somma vanno detratti in compensazione gli importi, alla cui rifusione la società concessionaria opposta è stata condannata in sede di definizione del giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo instaurato dal Comune di Capaccio Paestum di 7.000 euro.