Capaccio Paestum. Imu e Tari non pagate: l’Ufficio Tributi mette insieme una task force per scovare i cittadini morosi.
L’ufficio Tributi ed Entrate patrimoniali, diretto dal responsabile dell’Area, Antonio Rinaldi, ha messo a punto un nuovo piano di lavoro, che prevede l’utilizzo di trenta unità di supporto, fornite dalle società in house del Comune di Capaccio Paestum, da impiegare in smart working. Il piano prevede un carico di lavoro da smaltire al di fuori dell’orario d’ufficio, volto alla definizione delle somme relative ai tributi non incassati dal Comune. ” L’obiettivo dell’Ufficio Tributi – spiega il funzionario Antonio Rinaldi – è azzerare la riscossione coattiva dei tributi. E’ una corsa contro il tempo con la quale intendiamo anche evitare la prescrizione di somme rilevanti”.
Si parla di circa 5 milioni di euro, che andrebbero ad aggiungersi a una prima tranche, anch’essa di 5 milioni di tasse evase, la cui riscossione è stata già affidata alla società Pubbliafana, di Piedimonte Matese, per una spesa di circa 114.600 euro oltre Iva. Per questa prima parte di tasse da riscuotere sono state individuate 5.927 posizioni debitorie da regolarizzare. La tassa maggiormente inevasa è risultata essere l’Imu, con oltre 2 milioni di euro non versati nelle casse del Comune. Ora, dopo l’individuazione dei nuovi morosi, si procederà all’affidamento dell’attività di riscossione, a cui faranno seguito gli accertamenti con solleciti di pagamento e pignoramenti. A breve il Comune emetterà un nuovo bando per l’affidamento della riscossione coattiva per altri 5 milioni di euro. Le trenta unità avranno proprio il compito di ricerca dei morosi.