La tassa di soggiorno diventa un vero salasso a Capaccio Paestum, con le tariffe praticamente raddoppiate rispetto a quelle precedenti.
Dal primo gennaio 2025, infatti, complice un ferreo piano di rientro economico necessario per sistemare la situazione finanziaria e i conti dell’ente comunale, attualmente guidato dalla sindaca facente funzioni Maria Antonietta Di Filippo, il costo del soggiorno a Capaccio Paestum lieviterà. La spesa andrà a gravare soprattutto sulle famiglie che scelgono Capaccio Paestum come meta: per un nucleo di quattro persone di cui due adolescenti con più di 14 anni, ad esempio, per una vacanza di una settimana in un albergo a tre stelle, l’aumento per la spesa relativa all’imposta passa da 56 euro a 112 euro. Se la stessa famiglia decidesse di alloggiare in un albergo a quattro stelle, la tariffa salirebbe a 20 euro al giorno per un totale di 140 euro.
Le tariffe aumentate del 100 percento
Le tariffe relative alle diverse tipologie di struttura sono aumentate in pratica del 100 percento. Per le strutture alberghiere, il corso al giorno a persona è di 3 euro negli alberghi a una e due stelle, di 4 euro al giorno negli alberghi a tre stelle e di 5 euro al giorno negli alberghi a quattro e cinque stelle e nei cinque stelle lusso. Per i pernottamenti nelle strutture extralberghiere, invece, si parla di 3 euro al giorno per affittacamere, bed and breakfast, case e appartamenti vacanza, case per ferie, ostelli, country house; si pagherà 2 euro al giorno, invece, per rifugi di montagna e case religiose di ospitalità. Per le strutture turistico-ricettivo all’aria aperta: 2 euro al giorno a persona nei campeggi per la sosta in piazzale e per i turisti provvisti di unità abitative quali roulotte, maxi caravan e case mobili; 3 euro al giorno nei villaggi in unità abitative come bungalow e simili. Per le locazioni brevi, il costo sarà di 3 euro al giorno.
Le tariffe precedenti
Le tariffe stabilite con l’ultimo aumento del 2019 ammontavano a: 1 euro per rifugi di montagna e case religiose di ospitalità, campeggi per la sosta in piazzole e per il soggiorno di turisti provvisti di unità abitative proprie; 1,50 per alberghi a una e due stelle, affittacamere, bed and breakfast, case e appartamenti vacanze, case per ferie, ostelli, country house, villaggi e locazioni brevi; 2 euro per gli alberghi a 3 stelle; 2,50 euro per gli alberghi a quattro e cinque stelle; 3 euro per alberghi cinque stelle lusso;
Lo scontro Comune-albergatori già prima dell’ultimo aumento
Le precedenti tariffe erano state aggiornate nel 2019 dopo mesi di scontri con gli albergatori. Anche allora, il Comune di Capaccio Paestum, per fare cassa, aveva deciso di aumentare la tassa di soggiorno in maniera unilaterale, senza sentire i rappresentanti di categoria. Dopo l’approvazione delle nuove tariffe e del regolamento – che abbassava anche l’età di esenzione a 12 anni e non più a 18 – gli albergatori presentarono ricorso al Tar, chiedendo una sospensiva del provvedimento. Il Tribunale diede loro ragione e solo nell’ottobre del 2019 si giunse a un nuovo regolamento con tariffe aggiornate ma contenute rispetto a quanto preventivano inizialmente. Rispetto al 2018, le nuove tariffe presentavano aumenti tra i 20 e i 50 centesimi a persona.
Applicazione delle tariffe ed esenzioni
L’imposta di soggiorno a Capaccio Paestum va pagata per intero per i primi sette giorni di soggiorno, dall’ottavo giorno al quindicesimo si paga solo il 50 percento della tariffa, dal sedicesimo giorno in poi di soggiorno si è esentati dal pagamento della tassa di soggiorno.
Sono esenti dal pagamento:
- residenti;
- minori di 14 anni;
- malati che devono effettuare visite mediche presso strutture sanitarie;
- soggetti che alloggiano per finalità di soccorso umanitario e di emergenza;
- volontari che prestano servizio in occasione di calamità;
- accompagnatori sportivi;
- degenti e diversamente abili, genitori e accompagnatori di pazienti;
- autisti di autobus, uno ogni 25 passeggeri;
- accompagnatori turistici e agenti di viaggio, uno ogni 25 turisti;
- studenti universitari in attività di studio e ricerca su incarico universitario.