Altavilla Silentina. Si è tenuto ieri in videoconferenza l’interrogatorio di garanzia di Gerardo Cappetta, l’ex benzinaio, 51enne accusato dell’omicidio di Snejana Bunacalea 43 anni. L’uomo si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Ora la parola passerà al Riesame, al quale molto probabilmente il legale si rivolgerà presentando ricorso per una misura meno afflittiva. Cappetta è stato arrestato lunedì scorso nell’abitazione, dove fu uccisa la badante e dove viveva con la mamma. Sin dal primo momento il 51enne ha dichiarato la propria innocenza. Ad incastrarlo la perizia scientifica sotto le unghie e sui capelli della donna. Da quel 5 marzo al momento dell’arresto la vita di Gerardo Cappetta è continuata nella totale normalità. A quanto riferiscono alcuni conoscenti dell’uomo, nulla nel suo atteggiamento faceva supporre un possibile coinvolgimento nella morte della badante della madre. Il 51enne ha continuato nella sua quotidianità passando dal lavoro di benzinaio a quello nelle poste italiane. Tutto sembrava fosse stato archiviato come un incidente causato da un malore improvviso che Snejana Bunacalea 43 anni avrebbe accusato nella vasca mentre si trovava nell’abitazione dove l’uomo viveva con la madre. Cappetta si era anche reso disponibile a partecipare alla colletta avviata dalla comunità per il rimpatrio della 43enne, originaria della Moldavia, avvenuto lo scorso mese di giugno. Colletta che poi non è stata più necessaria, in quanto l’ex marito della donna si è accollato le spese necessarie per il rientro in patria della salma. ” Era un tipo abbastanza chiuso – afferma l’assessore comunale, Francesco Cembalo – una persona tranquilla. In effetti la comunità, in qualche modo, era in parte preparata ad un possibile risvolto di questo tipo, quando già nei mesi scorsi era trapelato che si era trattato di una morte violenta. Intanto, lui ha continuato a condurre la vita di sempre aveva dato anche la disponibilità a contribuire alle spese per l’espatrio della salma”.