Altavilla Silentina. Il castello baronale va all’asta: il Comune da incarico a un legale al fine di ottenere una consulenza sulla situazione di diritto e di fatto dell’antico maniero. L’obiettivo è la verifica delle possibilità di acquisizione del bene. L’incarico è stato affidato all’avvocato Michele Gallo, che effettuerà la consulenza legale.
Il castello di origini normanne è situato in piazza Umberto I. A seguito del fallimento del proprietario è stata avviata la procedura per la messa all’sta del bene. Il giudice delegato del Tribunale di Napoli ha pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse per l’acquisto di vari immobili, che costituiscono il castello.
L’acquisizione al patrimonio comunale è stata nel corso degli anni oggetto di discussione anche in seno al consiglio comunale. Gli stessi cittadini, per la maggior parte, si sono detti favorevoli all’ipotesi. In passato è stata anche valutata l’ipotesi di far valere e poter esercitare un diritto di prelazione sull’acquisto. Pertanto l’amministrazione del sindaco Franco Cembalo, considerato che per il castello è in corso un avviso di manifestazione di interesse, ha deliberato di incaricare un legale per verificare lo stato di diritto e di fatto del castello baronale.
“ Preso atto di questi nuovi fatti si ritiene opportuno effettuare una più attuale valutazione sulla possibilità di acquisire il Castello Baronale”, si legge nel provvedimento.
La valutazione ammonta a 1.692.406,14 euro.
Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire al curatore Gianfranco Murino a mezzo posta elettronica all’indirizzo [email protected] entro le 23,59 del 6 marzo 2023. L’annuncio costituisce un invito a manifestare interesse e non ad offrire nè un’offerta al pubblico. La partecipazione e la conseguenziale ricezione non comporta alcun obbligo all’ammissione alla procedura di vendita o di avvio di trattative per la stessa.
La storia
Acquistato nel 1999 i lavori di ristrutturazione sono al palo tra esposti e ricorso al Tar. Il castello viene costruito nel 1080 nel tardo medioevo. In seguito diventa residenza della famiglia patrizia dei Colonna, una delle più potenti del Medioevo, finchè durante la seconda guerra mondiale finisce sotto i colpi di cannone durante l’operazione Avalanche. Restano intatte le mura antichi, i soffitti in legno con affreschi, una cappella gentilizia. Nel 1999 fu acquistato per 500 milioni di lire, 258mila euro, da una società da una famiglia locale.