Albanella. E’ stato ritrovato alla fine di un fondo destinato ad uliveto sovrastante un altro terreno divisi da una siepe di rovi. Sul terreno è ancora visibile la chiazza dove si trovavano i possibili resti del 51enne Peppino Gaudiano scomparso circa un mese fa.
Per raggiungere l’area bisogna camminare a piedi per diverse centinaia di metri. L’accesso è quello sulla Provinciale 11, che attraversa tutto il comune di Albanella, dove è collocata anche una sbarra in ferro. Dai primi accertamenti effettuati sul posto l’ipotesi, visto lo stato avanzato di decomposizione, è che il corpo si trovava in quel fondo da almeno una ventina di giorni se non ancora prima. Come l’uomo ci sia arrivato è un mistero, considerato che nel terreno, di proprietà di una persona del posto, sono presenti solo delle piante di ulivo. E, si ci accede esclusivamente per effettuare la raccolta delle olive che, presumibilmente, è stata effettuata e conclusa prima della presenza del corpo altrimenti sarebbe stato avvistato. Che il corpo sia stato trasportato lì da qualcuno? Sarebbe comunque da escludere che si è trattato di un suicidio. Dalla posizione del corpo sembrerebbe difficile immaginare anche un eventuale malore. In ogni caso, gli inquirenti non escludono nessuna pista compresa quella che possa essere stato un omicidio. Tutte le ipotesi, allo stato dei fatti, sono percorribili e potranno essere confermate solo con le ulteriori indagini e accertamenti, che consentiranno non solo di scoprire la causa del decesso ma anche che si tratti proprio di Peppino Gaudiano. Intanto, è stata disposto l’esame autoptico che potrà dare delle risposte su quello che al momento sembra un vero giallo.