Albanella. “Aziende zootecniche: più benessere animale e adeguamento vasche” Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Le aziende si concentrano nei comuni di Albanella, Altavilla Silentina e Capaccio Paestum con migliaia di capi

Una non oculata attenzione per il benessere animale e mancato adeguamento alle normative per lo smaltimento dei reflui zootecnici. Sono queste le problematiche più importanti che, allo stato, interessano le centinaia di aziende zootecniche, che insistono sul territorio salernitano.

In  provincia di Salerno le aziende bufaline sono 350 i capi 101. 892 

Le aziende si concentrano, in modo particolare, nei comuni di Albanella, Altavilla Silentina e Capaccio Paestum. Solo in questo territorio insistono 191 aziende e circa 70.000 capi bufalini. Un settore trainante dell’economia locale che però,  a tutt’oggi,  non riesce a risolvere alcune problematiche ataviche, come l’adeguamento delle vasche di contenimento dei reflui. Ne abbiamo parlato con il servizio veterinario dell’Asl Salerno.

Il mancato adeguamento delle vasche di raccolta dei reflui zootecnici 

” La problematica ormai è atavica – spiega uno dei veterinari dell’Asl Salerno –  i titolari delle aziende preferiscono spendere centinaia di migliaia di euro in trattori e non impiegare 40.000 euro per l’adeguamento delle vasche che risultano, nella grande maggioranza dei casi, non adatte al numero di animali. E continua a persistere la malsana abitudine di smaltire i reflui aprendo le vasche e sversando il contenuto nei corsi d’acqua. A Capaccio, in particolare, è accaduto in più di un’occasione”.

La richiesta della Regione Campania ai servizi veterinari

Un problema di vecchia data,  per il quale da anni si attende una risoluzione. Ad avviare  un’azione in tal senso,  è la stessa Regione Campania che in una nota ha chiesto al servizio veterinario di elaborare un’apposita relazione, dove siano indicate il numero delle aziende, dei capi e le dimensioni delle vasche nei singoli allevamenti. L’ente regionale intende avere un quadro chiaro al fine di iniziare un’azione di risoluzione all’illegale smaltimento dei reflui zootecnici.

Capi in sovrannumero nelle aziende e benessere compromesso

Un’altra problematica è quella relativa al benessere degli animali. “Una volta era diverso si rispettavano di più gli animali – evidenzia il veterinario – oggi aumentano i capi ma non si adeguano le strutture. Non si seguono più certi criteri, come ad esempio,  una giusta esposizione delle stalle ai venti. Anche in quelle che possono sembrare delle aziende tecnologiche certi parametri, a volte, non vengono applicati. Certo non in tutte le aziende”.

In definitiva due sono le problematiche, sulle quali gli allevatori dovrebbero lavorare di più. La prima tenere in maggiore considerazione il benessere dei propri animali e un corretto smaltimento dei reflui, adeguando le proprie aziende nel rispetto di parametri specifici  e della normativa. Soprattutto nei comuni quali Capaccio, Albanella, Altavilla Silentina dove insistono centinaia di aziende, motore pulsante dell’economia di questo territorio. Altri comuni dove sono presenti allevamenti nel salernitano, ma in numero meno cospicuo, sono Postiglione, Eboli, Serre.

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