Al Policlinico Federico II di Napoli è stato effettuato un innovativo intervento di asportazione della tiroide in chirurgia robotica.
Nel team anche il chirurgo ed esperto in chirurgia endocrina Gerardo D’ Amato di Castel San Lorenzo. L’intervento è stato realizzato su una donna 32enne con una tiroidectomia parziale: un’asportazione di parte della tiroide a causa di un nodulo iperfunzionante, che avrebbe potuto causare ipertiroidismo, cioè una produzione eccessiva di ormoni tiroidei, a loro volta possibile causa di problemi di salute.
Ad accogliere la paziente l’equipe dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli diretta dal prof. Mario Musella, direttore della unità operativa complessa di chirurgia generale ad indirizzo bariatrico, endocrino metabolica e senologia, nell’ambito del Dipartimento di chirurgia generale, gastroenterologia e trapianti di organo, diretto dal prof. Giovanni Domenico De Palma.
Intervento innovativo
Il team ha effettuato un innovativo intervento in chirurgia robotica, utilizzando il robot Da Vinci per eseguire l’asportazione della tiroide. Nel team anche il dottore D’Amato, che ha maturato negli anni una grande esperienza in chirurgia endocrina al Policlinico Gemelli affiancando il Prof Bellantone, colui che ha effettuato negli anni Novanta i primi interventi mininvasivi sulla tiroidea. Diversi anche gli interventi, sempre con tecnica innovativa, effettuati presso l’ospedale di Roccadaspide.
La Chirurgia robotica
Si tratta di una tecnica innovativa, che prevede l’asportazione della ghiandola tiroidea garantendo, da un lato, un ottimo approccio chirurgico, grazie alla visione ad altissima definizione offerta dal robot, e dall’altro un eccellente risultato estetico, non essendo più necessario eseguire la classica incisione alla base del collo.