Franco Alfieri ha rassegnato le dimissioni dalla carica di sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno. Dopo l’arresto avvenuto circa quattro mesi fa nell’ambito dell’inchiesta per i presunti appalti pilotati condotto dalla Procura della Repubblica di Salerno. Il Comune sarà commissariato.
LE REAZIONI DEI POLITICI
La Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle Salerno Virginia Villani
“Un atto che sarebbe dovuto arrivare immediatamente, senza aspettare tanti mesi che hanno solo aggravato la crisi istituzionale del territorio. Il Movimento 5 Stelle è stato il primo a chiedere le dimissioni di Alfieri, denunciando sin da subito l’insostenibilità della sua permanenza alla guida delle istituzioni. Non si tratta solo di vicende giudiziarie, su cui la magistratura farà giustamente luce, ma di un sistema politico che ha governato con arroganza e clientelismo, lasciando dietro di sé macerie amministrative e un territorio in ginocchio. Le dimissioni non cancellano il disastro politico ed economico lasciato in eredità. Per mesi il Comune e la Provincia sono stati ostaggio di una gestione che ha anteposto gli interessi personali e di potere a quelli della collettività. Ora è il momento di voltare pagina, di ripristinare legalità e trasparenza, e di restituire ai cittadini un’amministrazione capace di lavorare per il bene comune. Il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare affinché la politica non torni a essere un feudo di pochi, ma torni ad essere al servizio dei cittadini. L’epoca della gestione spregiudicata di Alfieri è finita, ora si guardi al futuro con responsabilità e serietà”.
Pino Bicchielli, vice presidente del gruppo Noi Moderati alla Camera dei Deputati
“Prendiamo atto delle dimissioni del presidente e sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, nonostante il notevole ritardo accumulato. Nessuno invochi il tempo perso in questi mesi antecedenti le dimissioni poiché si darebbe ulteriore spazio a polemiche di cui i cittadini non hanno bisogno. Si torni quanto prima al voto per garantire al popolo la possibilità di scegliere nuovamente da chi preferiscono essere governati, questa volta con una evidente consapevolezza in più rispetto ad una certa parte politica che attende di essere giudicata, ma è sicuramente colpevole di essere stata in silenzio e immobile troppo a lungo. Un silenzio ancor più assordante riguarda gli amministratori di Palazzo Sant’Agostino che hanno preferito attendere in silenzio una decisione inevitabile. La loro credibilità va di pari passo con le capacità decisionali dimostrate in questi mesi di assoluto vuoto amministrativo”.