Albanella. “Abbiamo dato voce al malcontento dei nostri concittadini. Le dimissioni attraverso un atto di sfiducia davanti al notaio, sono un atto di responsabilità verso il popolo di Albanella“. Commenta così Pasquale Mirarchi, capogruppo di viviAMO Albanella, la scelta della compagine di minoranza, e di parte della maggioranza, di presentare le proprie dimissioni e causare, di fatto, lo scioglimento del consiglio comunale.
“Sin dal loro insediamento, questa amministrazione non è stata in grado di venire incontro alle esigenze del territorio. Non ci sono state iniziative, progetti, programmi, solo diffamazione nei confronti degli ex amministratori. Ma colpevolizzare gli altri non vuol dire amministrare. Queste persone, Bagini in primis, si sono proposte come il nuovo, l’alternativa. Cosa sono stati in questi due anni? Non hanno mantenuto fede neppure alle promesse che loro stessi hanno urlato da sopra un palco, in campagna elettorale. Sono stati uno schiaffo a un territorio che di schiaffi ne ha presi già tanti.
La scelta di questa mattina è una presa di responsabilità. Poi, può darsi che queste persone avranno il coraggio di ricandidarsi, ma chi avrà il coraggio di votarli di nuovo?“.
Il Comune di Albanella, di fatto, dovrà ora essere commissariato sino alle prossime elezioni amministrative, che dovrebbero presumibilmente tenersi in primavera 2022. A dimettersi, oltre ai consiglieri di minoranza Pasquale Mirarchi, Renato Josca, Paola Zunno e Chiara Aufiero, sono stati anche i consiglieri di maggioranza afferenti all’area socialista: Dino Verrone, presidente del consiglio comunale, Antonella Maraio e Michele Cerruti.