Serre. “Garantite la giusta assistenza domiciliare a Christian”. È questo l’appello disperato di Nadia Trotta, giovane mamma di Persano, che da sette mesi combatte contro l’Asl di Salerno in difesa del piccolo Christian Quagliano, malato di Sma. Le cure domiciliari del piccolo sono state dimezzate, da 65 a 20 ore settimanali. “Oggi sono 7 mesi che brancoliamo nel buio– precisa Nadia- che denunciamo una situazione insostenibile, un diritto violato, che viviamo dividendoci tra centinaia di mansioni quotidiane non arrivando a portarne a termine mezza come si deve. Sette mesi di arrabbiature, senso di impotenza e abbandono, di domande senza risposta, di richieste di aiuto inascoltate, di parole, promesse, bugie. Sette mesi di notti spesso insonni trascorse tra lacrime e pensieri che non ti lasciano sola. Sette mesi in cui le forze giorno dopo giorno sono venute meno, portandosi via quasi del tutto la lucidità, il lume della ragione ed i sorrisi, anche quelli ormai. 7 mesi in cui spesso è capitato mamma perché piangi? No amore mamma non piange, è la cipolla che ho tagliato. Provo a sfoggiare un super sorriso. Sette lunghissimi mesi e nessuno ha mosso davvero un dito per risolvere il problema dell’assistenza infermieristica, nessun politico, nessuna TV, nessuno di chi potrebbe e dovrebbe far qualcosa si è minimamente interessato alla situazione. Stanno portando una famiglia all’esasperazione. Questa non è più vita“.