Pollica, contro lo spopolamento incentivi per aziende agricole nell’area Parco Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Pollica. Dopo Roscigno, anche Pollica avvia incentivi per chi decide di trasferirsi nella cittadina cilentana, proponendo iter agevolati per le imprese agricole. Si tratta dell’ennesimo stratagemma escogitato dai sindaci dei comuni del Cilento e della Valle del Calore e Alburni per tentare di combattere il fenomeno dello spopolamento. Il sindaco Stefano Pisani, attraverso una delibera di giunta comunale, ha definito le modalità per favorire la nascita di insediamenti agricoli sostenibili e di qualità in area Parco. Il Comune chiede all’ente l’applicazione della deroga ex art.20, contenuta nelle Norme tecniche di attuazione del Parco. Pisani intende concedere la realizzazione “di deposito e area per la produzione senza dover necessariamente essere imprenditori professionali e senza neppure la fidejussione”. Su quest’ultimo punto c’è stata una battaglia negli ultimi mesi che ha visto protagonista il presidente della Comunità del Parco, Salvatore Iannuzzi. Proprio in merito alla mancata possibilità dell’apertura di nuove imprese agricole nell’area Parco da parte di giovani imprenditori non ancora classificati imprenditori professionisti, Iannuzzi ha chiesto e ottenuto la possibilità per questi ultimi di procedere all’avviamento della propria azienda garantendo il proprio impegno tramite una fidejussione. Pisani, invece, afferma che “l’unico impegno da parte degli imprenditori dovrà essere un progetto serio di agricoltura con almeno due ettari da tenere in coltivazione, con la realizzazione delle opere di prevenzione del dissesto”. L’applicazione dell’art.20 consentirebbe la realizzazione di opere pubbliche, infrastrutture e servizi di pubblica utilità non localizzabili altrove, garantendo interventi di nuova costruzione, completamento, ampliamento, ristrutturazione e manutenzione strettamente necessari e compatibili con le esigenze generali di tutela del Parco. Inoltre sarà possibile impiantare aziende agricole a basso impatto ed elevata sostenibilità ambientale ricadenti in zone agricole dei piani urbanistici comunali.

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