Le interviste di Vds. Presidente lidi,Pannulo:”Estate critica” Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Capaccio Paestum. “Una stagione balneare disastrosa, con un calo, rispetto allo scorso anno, di circa il 40 percento delle presenze sull’intero territorio”. A fare la stima è l’imprenditore Alberto Pannullo, titolare del lido California e presidente del Consorzio stabilimenti balneari di Paestum. Pannullo analizza le criticità, che hanno caratterizzato i mesi estivi di questo 2019, le problematiche e fa il punto della situazione sulla mancata riqualificazione della fascia costiera e sulla strada da intraprendere affinché la situazione migliori.

Stagione balneare 2019: un bilancio.

“Fino a fine luglio, è stata praticamente inesistente per noi. Sul territorio le presenze sono drasticamente diminuite e gente in spiaggia non ne abbiamo vista. Agosto è partito in salita,  dal 15 al 24 abbiamo lavorato e le presenze sono state cospicue. Poi c’è stato un nuovo crollo. In media, possiamo dire di aver lavorato bene, dall’inizio dell’estate, circa 30-40 giorni”.

A cosa è dovuto il calo delle presenze? Quanto hanno influito le problematiche relative alla fioritura delle alghe e agli scarichi illegali di liquami in mare?

Alghe e liquami hanno influito in maniera molto marginale, in realtà. Si tratta di episodi circoscritti, concentrati in tre o quattro giorni e che non hanno influito sulla balneabilità. Ovviamente abbiamo avuto delle lamentele da parte dei turisti, ma il calo è fondamentalmente correlato ad altri fattori, che andrebbero analizzati in maniera approfondita. Il problema reale è che c’è stata proprio una mancanza di presenze sul territorio e lungo il litorale. Può essere dovuta alla crisi, alla mancanza di promozione da parte delle istituzioni, ad una gestione non  ottimale. I fattori, secondo me sono tanti e le criticità vanno sicuramente risolte. Lavorare in questo modo è controproducente per noi e per il territorio”.

Riqualificazione del litorale: se ne parla da anni, ma cosa realmente è stato fatto?

Poco o niente. E’ vero, se ne parla da anni e con l’ex sindaco Palumbo la situazione sembrava in procinto di smuoversi. Purtroppo, ora siamo dovuti ripartire daccapo. Anche la nuova amministrazione pare abbia buone intenzioni, ma il problema legato a quest’anno è che si è insediata a stagione balneare iniziata e ha dovuto affrontare tutta una serie di criticità. Il piano di riqualificazione della costa c’è, e va sicuramente portato avanti per consentirci di avere tutti gli strumenti giusti per essere competitivi. Stiamo andando avanti grazie alle recensioni, al tam tam, ma manca un’adeguata viabilità, un lungomare degno di questo nome e, se vogliamo parlarci chiaro, i turisti questo è ciò che cercano. Bisogna creare maggiori servizi da offrire a chi decide di passare il proprio tempo a Capaccio Paestum”.

Come diceva, il nuovo sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, si è insediato a giugno. Avete già avuto modo di trovare intese per il futuro? 

Non ancora. Il nostro primo incontro con l’amministrazione e gli operatori di settore è fissato per lunedì 9 settembre. Chiariremo le criticità e cercheremo di individuare insieme le soluzioni. Un problema su tutti sono i costi di gestione delle strutture e gli esborsi per i tributi. Ad esempio, noi balneari paghiamo la spazzatura per sei mesi all’anno, ma in realtà lavoriamo per soli tre mesi e a volte, come quest’anno, neanche. Però i costi ci sono e, spesso, non sono adeguati alle entrate che percepiamo. Bisogna pensare a soluzioni condivise con l’amministrazione per cercare di evitare di mettere in ginocchio un comparto che, in un territorio come Capaccio Paestum, è di vitale importanza. Speriamo bene per il futuro e di trovare, insieme con le istituzioni, la giusta strada da percorrere”.

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