Centola. “Vogliamo che venga fatta chiarezza sulla morte di Mario Fusco“. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, attraverso il responsabile dell’Unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia , ha sollecito le autorità francesi a far luce sulla morte del 29enne di Palinuro scomparso lo scorso 29 febbraio a Montpellier e ritrovato dopo alcuni giorni, privo di vita, in una scarpata, a circa 150 metri di distanza dal suo motorino, in una zona periferica della cittadina francese. La Farnesina nei giorni scorsi ha preso contatti con il legale della famiglia del giovane di Palinuro e ha “rinnovato il massimo impegno del Governo per chiarire le cause della morte del giovane. Stiamo seguendo con attenzione la questione e continueremo a farlo fin quando sarà necessario”, assicurano fonti del ministero degli Esteri. Anche perché la questione starebbe particolarmente a cuore al ministro Di Maio, molto legato alla comunità di Palinuro, dove trascorre da sempre le vacanze estive. Ma a chiedere chiarezza sono soprattutto i genitori del ragazzo. “Vogliamo solo sapere come è morto nostro figlio”, raccontano.
Mario Fusco lavorava come cuoco in un ristorante di Montpellier. Un ragazzo semplice, per bene, un gran lavoratore. Nessuno avrebbe mai immaginato una morte così improvvisa. Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del misterioso decesso. Secondo le informazioni trapelate da ambienti delle forze dell’ordine d’Oltralpe, il cadavere non presentava ferite da poter far pensare, da una prima analisi investigativa, ad un omicidio, ma i punti ancora da chiarire sono tanti. Il corpo del 29enne come ha fatto a finire in una scarpata a circa 150 metri dalla moto? E come mai il motorino è stato ritrovato e rimosso circa 24 ore prima che fosse ritrovato il corpo? Domande che esigono una risposta. Ad ogni modo qualcosa non quadra nella ricostruzione dei fatti finora raccontata. I gendarmi starebbero ancora ricostruendo gli ultimi movimenti del cuoco di Palinuro che, il giorno precedente alla sua scomparsa, aveva parlato con i genitori, preannunciando che sarebbe rientrato presto in Italia, nel suo amato Cilento.
Sembra che il giovane da qualche settimana avesse anche litigato con la fidanzata. Tutto lascia intendere che le indagini non sono ancora chiuse e proseguono con il massimo riserbo. Sta di fatto che la Gendarmeria francese negli ultimi mesi ha interrogato numerosi amici e colleghi di lavoro del giovane. Ma fino ad oggi nessun risvolto giudiziario. “Al momento non c’è stata alcuna svolta nelle indagini – tiene a precisare l’avvocato Rosario Pirrone , legale della famiglia Fusco – e siamo in attesa degli esiti dell’attività giudiziaria e ci auguriamo presto chiarezza. Siamo in contatto con i nostri riferimenti in Francia e anche con la Farnesina – continua il legale – e siamo certi che la questione sia seguita con accortezza”. (fonte La Città)