Capaccio Paestum. Spiagge libere lungo la fascia costiera in località Linora inaccessibili a villeggianti e residenti. Unica possibilità per accedere all’arenile è attraversare gli stabilimenti balneari e le diverse strutture ricettive, in particolare camping e villaggi turistici.
In questo caso, gli attraversamenti sono previsti per legge. Cosa, chiaramente, non possibile per quanto riguarda gli altri accessi chiusi con la collocazione di cancelli da parte dei privati, che hanno realizzato le loro unità abitative lungo il litorale di Linora. Nel corso del tempo sono stati in tanti a realizzare le chiusure abusive sul demanio marittimo lungo il litorale che dalla Linora giunge fino a Foce Sele. Chilometri di costa inaccessibili. Buona parte degli abusi sono stati rimossi grazie a delle ordinanza di abbattimento effettuate negli anni scorsi dall’allora sindaco Marino che, per l’occasione, presenziò anche ai primi lavori di demolizione delle chiusure abusive. Per i responsabili l’accusa fu di occupazione abusiva di demanio marittimo. Da allora nulla o poco è cambiato per l’accessibilità: oggi il litorale è comunque off limits sebbene probabilmente la maggior parte degli abusi sono stati rimossi. Forse però un ulteriore controllo andrebbe fatto. L’accessibilità si rende necessaria anche per questioni di sicurezza, per consentire che le spiagge, soprattutto a Capaccio e Agropoli superaffollate, in caso di emergenza possano essere raggiunte dai mezzi di soccorso in tempi rapidi. I tempi di intervento, considerato che gli accessi sono tutti sbarrati, sono inevitabilmente ritardati. Un tratto di circa quattro chilometri, fino ai confini con il comune di Agropoli, dove non esiste un varco libero e pubblico per accedere all’arenile e, dunque, alle spiagge libere e il mare che rappresentano un bene comune. Altre chiusure quantomeno “anomale” si registrano a , Licinella, Laura, Ponte di Ferro, Torre di mare e Foce Sele. Soprattutto tra Torre di mare e la Laura.