Capaccio Paestum. “Legambiente Campania -dichiara Francesca Ferro, direttrice regionale-è stata riconosciuta parte offesa nel processo che a ottobre vedrà i dirigenti della multinazionale Veolia Water Technologies, funzionari del Comune di Capaccio e tecnici, rispondere delle presunte accuse di avere prodotto l’esondazione dei reflui dall’impianto, con conseguente dispersione in mare dei dischetti, tramite una condotta abusiva negligente, imperita e imprudente, commissiva e omissiva”. Nel 2018, finirono in mare di oltre 130 milioni di filtri provenienti dal depuratore di Capaccio Paestum, inquinando tutto il Tirreno, con ritrovamenti persino in Francia e Spagna.