Ad Angri, nel 46° anniversario del tragico evento, è stata commemorata la morte del brigadiere Gioacchino D’Anna, decorato di medaglia d’argento al valor militare e medaglia d’oro al valor civile “alla memoria”, ucciso a colpi d’arma da fuoco nel corso di una rapina che era intervenuto a sventare.
L’evento, a cui hanno partecipato la vedova, i figli e gli altri familiari del militare caduto, si è svolto alla presenza delle autorità civili e militari della provincia e di una rappresentanza di carabinieri in servizio e in congedo, e ha previsto una s. Messa, celebrata presso la chiesa della collegiata di San Giovanni Battista, e la successiva deposizione di una corona dinanzi al monumento ai caduti sito in piazza Doria.
Il militare, appena 39enne comandante interinale della stazione di Angri, nonché marito e padre di 5 figli tutti in età infantile, la mattina del’08 settembre 1975, attirato dalle grida della vittima, intervenne all’interno di un’abitazione in cui 4 malfattori armati e travisati stavano consumando una rapina. Avvinghiatosi senza esitazione a uno dei rapinatori, riuscì a disarmarlo del suo fucile, ma venne mortalmente attinto da colpi di arma da fuoco esplosi da uno dei complici, successivamente assicurati alla giustizia.
Il fatto, ancora vivo nella memoria della comunità angrese al cui interno suscitò profonda commozione anche per la stima di cui il militare godeva, è stato rievocato e celebrato, nel saluto del comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Gianluca Trombetti, quale esempio nobile di sacrificio per il bene della collettività da esporre alle giovani generazioni.