Agropoli. Morte del 13enne Giuseppe Tuccio: accordo transattivo per una somma di 250.000 euro per risarcimento del danno . L’accordo è stato siglato tra i familiari, il Comune e l’ex vice comandante all’epoca dei vigili urbani, Carmine Di Biasi. La Corte di Appello di Salerno, quale giudice del rinvio, aveva accolto lo scorso mese di febbraio la domanda proposta dei familiari Vito Tuccio, Silvia Maria De Fatima e Paola Tuccio. Fu accertata dunque accertata la corresponsabilità di Carmine Di Biasi, all’epoca vicecomandante della polizia locale, e del Comune di Agropoli nella morte del giovane avvenuta nel 2007.
I FATTI E LE CONTESTAZIONI
La tragedia si è consumata il primo ottobre del 2007 nel comune di Agropoli. Al dirigente della polizia locale si legge in sentenza è stato contestato di “aver dato disposizione in assenza di ordinanza dell’ente proprietario della strada, di installare in corrispondenza del civico N4 di via Difesa dossi artificiali rallentatori di velocità di larghezza inferiore a quella prevista. Ometteva inoltre di fare apporre la segnalazione del dosso. Al passaggio del dosso la bicicletta condotta dal minore Giuseppe Tuccio subiva una notevole accellerazione verticale che provocava la fuoriuscita della ruota anteriore dalle asole della forcella e la conseguente caduta in avanti del conducente”. A seguito della caduta il ragazzo è deceduto il 6 ottobre del 2007 all’ospedale San Luca.
L’ITER PROCESSUALE
Nel 2012 la prima sentenza di condanna per Di Biasi e Comune. Nel 2015 l’ufficiale di polizia locale fu assolto per insussistenza del fatto. Nel 2017 la Corte di Cassazione su ricorso delle parti civili ha annullato la sentenza di secondo grado. Con atto di citazione i familiari chiesero il giudizio di rinvio per l’accertamento delle responsabilità riconosciute in sede civile e il conseguenziale risarcimento dei danni. “la morte del giovane avvenuta in giovanissima età, in maniera improvvisa e tragiche condizioni – si legge nella sentenza – ha sconvolto l’esistenza dei genitori e della piccola sorella provocando non solo un vuoto interiore ma anche il deterioramento delle loro relazioni con il mondo esterno”.