Agropoli. E’ durata fino al tardo pomeriggio di martedì l’autopsia sul corpo della 49enne Lin Su Qing, trovata morta, all’interno dell’appartamento che aveva preso in fitto in via Caravaggio, lo scorso 3 gennaio. L’esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Adamo Maiese, su disposizione della Procura della Repubblica, ma vige ora il massimo riserbo su quanto emerso. Gli inquirenti vogliono evitare fughe di notizie, mentre le indagini cercano di fare luce sull’identità dell’assassino della donna, residente a Terzigno e in vacanza ad Agropoli per Natale. Quello che appare certo, dalla mancanza di segni di effrazione, è che la donna conoscesse l’assassino e l’abbia fatto entrare in casa. Il killer l’ha colpita più volte alla testa e al volto, poi l’ha legata con il nastro adesivo attorno ai polsi e alle caviglie e le ha ostruito nel medesimo modo le vie respiratorie, imbavagliandola. Non si sa ancora se sia stato consumato o meno un rapporto sessuale tra la vittima e il suo assassino. Gli inquirenti stanno setacciando anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, per cercare di individuare indizi utili alle indagini.