Agropoli. Il Comune aggiorna e approva in consiglio comunale gli oneri di urbanizzazione: un vero salasso per i cittadini. I contribuiti vanno corrisposti all’ente al fine del rilascio del permesso a costruire. Gli stessi vanno aggiornati ogni cinque anni, sulla base delle tabelle parametriche della Regione.
Il Comune di Agropoli ha approvato l’ultima revisione degli oneri di urbanizzazione con una delibera di consiglio comunale, nel dicembre del 1986, aggiornate alle tabelle parametriche regionali. Da allora, non aveva ancora provveduto ai successivi aggiornamenti quinquennali previsti dalla normativa in vigore. “E’ necessario adeguare ed aggiornare gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria – si legge nel deliberato – in conformità alle relative disposizioni regionali tenendo conto delle variazioni Istat eventualmente verificatesi dal 1985. Un’esigenza non più procrastinabile. Tenuto conto che, nel frattempo, dal marzo 1985 a luglio 2017 (ultimo indice nazionale Istat disponibile) i costi delle opere pubbliche, in particolare quelli riferiti alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, sono notevolmente lievitati, si dispone l’adeguamento pari al pari al 161,9 %, con una riduzione del 10% rispetto ai valori delle tabelle parametriche regionali”. In considerazione della particolare congiuntura economica e delle diverse richieste di rateizzazione, che gli operatori economici del settore ed i privati cittadini hanno fatto pervenire, l’ente ha deciso di disporre la possibilità di rateizzare l’importo. Qualora, l’importo superi il valore di 2.000 euro l’interessato può chiedere che lo stesso venga rateizzato: il 25% all’atto del rilascio del titolo edilizio, il restante 75% distribuito in tre rate. “Si tratta – evidenzia il sindaco Adamo Coppola – di un adeguamento necessario poiché rispondente ad un obbligo di legge. I nuovi importi troveranno applicazione per le istanze presentate al protocollo del Comune dopo la data di eseguibilità della deliberazione”. Critico il consigliere del movimento 5Stelle, Natalino Caccamo: “La decisione di procedere all’adeguamento degli oneri si tramuta in un aumento delle tasse e quindi un nuovo carico fiscale per i cittadini. E’ inaccettabile che questa amministrazione, per buona parte al governo della città già da dieci anni, mai finora si fosse accorta di tali obblighi di legge. Non adeguando gli oneri ha creato un danno erariale e di mancata redistribuzione degli oneri in opere di urbanizzazione. Dall’entrata in vigore del rincaro, chi dovrà effettuare lavori di costruzione, sarà fortemente penalizzato rispetto a chi ha presentato domande precedentemente”.