Acerno. Muore una persona molta conosciuta, scattano multe a chi ha partecipato ai funerali e arrivano anche le scuse dell’Arma dei carabinieri. Muore per un infarto A.G. , 58enne del posto benvoluto da tutti. Era un boscaiolo. Dopo l’autopsia, la salma è stata rilasciata alla famiglia per i funerali. Al corteo prendono parte troppe persone. In chiesa invece, il parroco don Antonio Caroppoli, aveva organizzato i 15 posti disponibili per la famiglia. Ma non sono serviti i posti segnati, la gente ha continuato a gremire la chiesa. Alla fine del rito religioso, la salma ha raggiunto il cimitero. Durante il corteo, sono intervenuti i carabinieri. Ma la situazione non è degenerata per lo stop al corteo da parte dei militari, ma bensì per un post successivo sui social da parte di un carabiniere del posto che con toni poco piacevoli ha inveito contro la comunità. A questo punto il Comune in sintonia con la locale stazione dei carabinieri ha scritto un messaggio alla cittadinanza. “Rassicuriamo la cittadinanza che a seguito di un increscioso episodio che ha coinvolto un appartenente alle forze dell’ordine, immediatamente sono stati interessati gli organi preposti. Gli appartenenti alla locale stazione carabinieri si sono dissociati da quanto scritto dal proprio collega ed hanno espresso il proprio rammarico e le sentite scuse a tutta la cittadinanza, rassicurando che l’Arma interverrà adottando i provvedimenti del caso”. Intanto i militari hanno acquisito le immagini dalle telecamere di sorveglianza, dove molti acernesi sono stati identificati e multati. Provvedimento saranno presi anche per il carabiniere che ha scritto il post social.