Salerno. “Il parcheggio del Ruggi è diventato uno scasso a cielo aperto, le cui autovetture sono fornite dai dipendenti. La diatriba per la costruzione di un parcheggio per le auto dei dipendenti oramai si trascina da decenni e tutte le ipotesi paventate, anche proponendo la costruzione di un multipiano in ferro con l’utilizzo di fondi destinati al comparto e finalizzati al benessere organizzativo, non hanno mai trovato validi interlocutori, prima nei sindaci della città di Salerno e poi nei vari direttori generali che si sono succeduti prima dell’attuale manager – dichiara Pietro Antonacchio segretario generale della Cisl Fp di Salerno – ora oltre il danno anche la beffa: il 22 febbraio scorso i delegati della Cisl Fp dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno avevano chiesto spiegazioni circa lo stato d’arte del progetto parcheggio e la proposta di un tavolo paritetico per concepire i tempi, valutare le criticità ed elaborare ipotesi di soluzione da mettere in campo, a favore dei lavoratori, stanchi di perdere del tempo solo per trovare il posto auto e recare noie agli smontati di turno. Bene, anzi male, nella giornata di ieri, decine di autovetture dello stesso modello e marchio di fabbrica sono state scassinate, al parcheggio antistante l’azienda, per il mercato nero: il tutto creando paure ma anche delusione poiché nessuno si è accorto di niente. Non ci sentiamo di dare colpe, ma bisogna ora rimboccarsi le maniche e collaborare con le parti sociali le quali sempre hanno dimostrato di conoscere disagi e problemi dei lavoratori. Sarebbe opportuno che la direzione strategica avviasse nell’immediato un urgente e conclusivo confronto sulla questione, riprogettando relazioni sindacali anche per le dinamiche che abbiano una dimensione collaborativa, progettuale e complessa, di carattere organizzativo dell’Azienda e che consenta innovazione e miglioramento dei servizi, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo– conclude Antonacchio- Tutto il tempo che si spreca nell’affrontare tali questioni diventa tempo perso che giammai sarà possibile recuperare”.