Pagani. Era l’11 dicembre 1980, quando l’avvocato e sindaco della città, Marcello Torre, fu ucciso dalla Camorra per ordine di Raffaele Cutolo. Il 7 agosto 1980 Torre divenne sindaco della sua città natale. Il 23 novembre dello stesso anno il paese è colpito dal terremoto in Irpinia e Torre si oppone apertamente alle infiltrazioni camorristiche nelle procedure di assegnazione degli appalti. Venne assassinato da due killer che lo attendono fuori casa, circondano l’auto guidata da un conoscente e sparano decine di colpi di lupara. Oggi per il quarantesimo anniversario della sua uccisione, molti i momenti commemorativi. Il sindaco Lello De Prisco insieme ad una rappresentanza della sua amministrazione, si recherà alle ore 11 presso il cimitero comunale per rendere omaggio alla tomba di Marcello Torre, insieme alla figlia Annamaria, ad una rappresentanza dei referenti dell’associazione Libera, al tenente della caserma dei carabinieri, Simone Cannatelli, al comandante della polizia municipale di Pagani, Diodato Sarno e al presidente della protezione civile Papa Charlie, Michele Pepe. Successivamente il sindaco De Prisco, alle ore 12, con la delegazione si recherà sul luogo dell’assassinio del sindaco, a via Perone, dove ci sarà la deposizione di una corona di fiori. Alle ore 18.30 in diretta streaming il convegno “Marcello Torre, 40 anni di Memoria e Impegno”.