Capaccio Paestum. Dislocazione di una parte degli studenti del liceo scientifico “Piranesi” nella sede di un’ex falegnameria. Sulla problematica interviene il professore , e presidente de “Il Sud” Fernando Iuliano che ha rivolto un appello alle istituzioni locali e scolastiche.
Ecco la nota inviata alla nostra redazione a firma del professore Fernando Iuliano
“Nell’interesse dei giovani utenti, occorre un momento di riflessione, sull’idea di dividere gli studenti del Liceo Scientifico di Capaccio Paestum, con la dislocazione di una parte di essi negli ambienti dell’ex Falegnameria. Ci si dovrebbe dare atto che il giornale “il Sud” si sia sempre distinto per la sua linea editoriale che mirava, e mira, alla soluzione dei problemi, senza nessuna prevenzione o polemica fine a se stessa. Anche in questo caso, il nostro obbiettivo è quello di porre fine ad una stortura amministrativa e didattica, di cui dovrebbero patire delle “vittime” incolpevoli: gli allievi del Liceo Piranesi. Una soluzione logistica che non trova motivazioni nemmeno in una situazione di emergenza. Come potrebbe essere in questo caso, per evidenti motivi.
Non mi soffermo più di tanto, sulla natura delle problematiche sollevate, dal momento che lo sta facendo molto bene il direttore Nicola Nigro, ma mi preme evidenziare che anche la sede di una scuola, con il suo apparato infrastrutturale e tecnico, è fondamentale per formare una componente importante della collettività: i giovani.
Per troppo tempo, la Scuola è stata considerata la cenerentola della collettività, con una cronica carenza di infrastrutture, di mezzi e una contestuale, scarsa considerazione degli operatori scolastici, ad incominciare dagli insegnanti (frustrati e malpagati). In una graduatoria dei Paesi europei, le retribuzioni degli insegnanti italiani rappresentano il fanalino di coda. Nonostante questo, l’abnegazione, l’amore per il proprio lavoro, la considerazione per gli allievi determinano risultati che molte volte sono delle vere eccellenze, nei campi più svariati. Come se non bastasse, contestualmente si assiste, quasi quotidianamente, ad una vera “emorragia” di cervelli, verso luoghi più ospitali e gratificanti del nostro Paese. L’augurio è che si apra un dibattito che faccia desistere chi di dovere dal consumare una vera ingiustizia, favorendo in questo modo una forma di discriminazione sociale e culturale, tra giovani inseriti in un medesimo discorso educativo, veicolato dal Liceo Piranesi. Spesso, la forma è sostanza. Anche una vecchia Falegnameria può fare la differenza”.