Auletta. Il Cervene (Centro di riferimento regionale per la prevenzione e la gestione delle emergenze) insieme con la Fondazione MIdA indice il Premio Vincenzo Mazza, nell’intento di contribuire a conservare la memoria di Vincenzo, originario di Teggiano.
Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro presso l’Asl Salerno, esperto e formatore in vigilanza, controllo ed ispezione di tutte le attività connesse all’igiene degli alimenti di origine animale e non, all’igiene pubblica e all’igiene veterinaria, Vincenzo Mazza aveva sviluppato un grande esperienza sia per le emergenze epidemiche che non epidemiche già dal 2010 e nel corso della sua vita ha sempre impegnato gran parte del suo tempo libero alla protezione e valorizzazione ambientale, a partire dall’adesione a Legambiente già dagli anni 90. Enzo si è battuto per la salvaguardia dell’ambiente, e negli ultimi anni ha partecipato alle attività del Cervene in particolare per l’Obiettivo 13 dell’Agenda 2030. Proprio su questa tematica connessa alla One Health e al suo lavoro di tecnico della prevenzione ed esperto di igiene degli alimenti di origine animale e non, Vincenzo Mazza, venuto a mancare prematuramente, aveva concentrato i suoi interessi all’interno del Centro, per il quale era stato nominato referente dall’Asl Salerno.
Il concorso, che prevede una borsa di 3.000 euro, ha lo scopo di premiare un elaborato sul tema legato all’Obiettivo 13 “Modelli e studi per rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali”. Il concorso è aperto ai professionisti che presentino un elaborato sul tema dell’Obiettivo 13 dell’Agenda 2030 “Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze. Il cambiamento climatico rappresenta una sfida centrale per lo sviluppo sostenibile” e nello specifico ciò che concerne il primo punto dell’Obiettivo 13 “Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali”. L’elaborato, seppure scientifico, deve avere un taglio divulgativo. Scadenza 31 gennaio 2024.