Roscigno. “Entro il termine del mio terzo mandato, tra tre anni, voglio solo poter consegnare ai cittadini del mio territorio le chiavi del presidio dei vigili del fuoco“. A dichiararlo è il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri.
Attualmente, il presidio presente a Roscigno è attivo solo nel periodo estivo, da giugno a settembre. L’obiettivo dell’amministrazione Palmieri è arrivare all’apertura del presidio permanente, per il quale il Comune ha ricevuto un finanziamento di oltre 4 milioni di euro. “Stiamo puntando a completare il presidio – spiega Palmieri – che sarà un’opera utile non solo al nostro territorio, ma all’intero comprensorio delle aree interne della Valle del Calore e degli Alburni. Potrà ospitare circa 30 vigili del fuoco e andrà a potenziare l’attività dei caschi rossi sul territorio. Dobbiamo ringraziare anche la Bcc Monte Pruno, che ha messo a disposizione l’area per la costruzione dell’immobile che ospiterà la caserma“.
L’ente comunale ha infatti approvato lo schema di convenzione per la definizione delle attività necessarie per la costruzione del presidio. Alla manifestazione d’interesse ha partecipato solo la Banca Monte Pruno – Credito cooperativo di Fisciano, Roscigno e Laurino, che ha proposto un’area di sua proprietà, ritenuta idonea, da destinare al servizio. Il Comune si è dichiarato disponibile all’acquisto della stessa, per la conseguente cessione gratuita al Demanio dello Stato. Sarà ora la direzione dei vigili del fuoco a effettuare i rilievi necessari per verificare la fattibilità dell’opera, provvedendo alla definizione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e di quello esecutivo.
Per completare il presidio, il Comune di Roscigno ha ricevuto 4.309.333 euro, con un finanziamento pari al cento per cento di quello richiesto. Intanto, per ospitare il presidio rurale provvisorio, attivo per il periodo estivo che è a maggiore rischio incendi nelle aree rurali, l’ente ha messo a disposizione i locali dell’ex istituto scolastico in via Madonna delle Grazie, che ospitava in precedenza le classi della scuola superiore di primo grado. L’iniziativa, oltre ad aumentare la sicurezza sul comprensorio, è volta anche al superamento dell’isolamento congenito dei paesi ubicati nelle aree interne, mediante appunto l’attivazione di nuovi servizi.
