Filiera carne cinghiali, a Felitto attivo centro raccolta: trasferite 200 carcasse Pagina Facebook Voce di Strada Profilo Twitter Voce di Strada

Felitto. I cinghiali sono ormai una vera piaga per i territori del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e non solo. Il Comune di Felitto è tra gli enti che si è attivato per l’avvio della filiera relativa alla commercializzazione dei capi abbattuti all’interno del proprio perimetro.

Il Centro da quasi due mesi  è entrato in funzione a Felitto  per la lavorazione della carne dei cinghiali abbattuti.  Si tratta di uno dei quattro centri realizzati nel territorio del Parco: gli altri tre sono situati a Morigerati, Roscigno e a Cuccaro Vetere.

Nel centro vengono trasferiti i capi abbattuti 

All’interno della struttura – spiega il sindaco di Felitto, Carmine Casellavengono trasferite le carcasse dei cinghiali abbattuti dalle squadre di selecontrollori regolarmente autorizzate dal Parco. A recuperarle sono gli operatori di una ditta apposita e, qui a Felitto, sono già circa 200 le carcasse trasportate nel centro e avviate alla commercializzazione. Nella struttura, che noi abbiamo messo a disposizione gratuitamente, la carne viene tenuta in celle frigorifere, per consentire di effettuare tutti i prelievi per le analisi e gli accertamenti sulla stessa, prima di dare il via libera al ritiro, da parte di una ditta specializzata, per l’avvio alla vendita”.

Il ricavato ottenuto dalla filiera di produzione di carne di cinghiale serve al Parco del Cilento per coprire i costi di rimborso spese per la gestione della stessa e per le attività dei selecontrollori. Gli animali abbattuti da questi ultimi – l’ultima squadra autorizzata agirà sul territorio di Albanella e conferirà le carcasse proprio a Felitto – potranno essere avviati alla commercializzazione solo dopo il passaggio nel centro di lavorazione di selvaggina autorizzato dall’ente Parco.

A breve, oltre a quello presente a Felitto, entreranno in funzione anche gli altri tre

Altri centri potranno essere realizzati nei comuni che ne faranno richiesta e che metteranno a disposizione locali idonei, in modo da rendere logisticamente possibile il ritiro degli animali abbattuti.

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