Felitto. Indennità di funzione: si chiude dopo 16 anni la diatriba tra il Comune di Felitto, oggi retto dal sindaco Carmine Casella, e gli eredi dell’ex vicesindaco Pasquale Morena: l’ente è stato condannato al pagamento di 17.063,75 euro.
La vicenda ha avuto origine nel maggio 2007, quando venne notificato al Comune, allora guidato dal sindaco Maurizio Caronna, un atto di citazione con il quale Pasquale Morena richiedeva il pagamento dell’indennità di funzione per aver ricoperto la carica di vicesindaco dal 5 maggio 1995 al 12 giugno 1999 e dal 23 giugno 1999 al 13 giugno 2004. Un conto che ammontava, appunto, a 17.063,75 euro.
Il Comune si costituì in giudizio, che si chiuse nel 2014, con la condanna dell’ente
Il Comune fu condannato al pagamento di quanto dovuto, oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi dalla data della domanda fino all’effettivo soddisfo, nonché al pagamento delle spese legali, per complessivi 2.700 euro di cui 200 euro per spese oltre oneri di legge.
L’ente propose appello avverso la sentenza, come si legge nella delibera, “sia perché nulla era dovuto o comunque, se dovuta, l’indennità sarebbe spettata al 50%, pari a 8.500 euro, perché al momento dell’incarico per il quale si richiedeva la liquidazione, Morena risultava dipendente“. In giudizio si costituirono gli eredi di Morena, dopo la sua morte e, con sentenza del 2020, veniva confermato quanto stabilito nella sentenza di primo grado, ossia la condanna del Comune al pagamento della somma di 17.063,75 euro a titolo di indennità di funzione non percepita e l’obbligo del Comune di Felitto al pagamento delle spese legali, per ulteriori 1.889 euro, oltre oneri di legge. L’ente, pertanto ha dato mandato all’Ufficio Ragioneria di concordare, con gli eredi di Morena le modalità di erogazione di quanto dovuto, attivando l’iter necessario per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio.