Tragedia a Campagna: due militari appassionati del loro lavoro e con tanti sogni da realizzare frantumatisi su quell’asfalto maledetto della strada statale.
Il maresciallo Pastore
Il maresciallo Francesco Pastore, 25 anni, era arrivato a Campagna da un anno, dopo aver lavorato presso la caserma di Laviano. Era originario di Manfredonia, in provincia di Foggia. A volte dava una mano anche i colleghi di Eboli. E proprio su Eboli concentrava i suoi hobby e i suoi interessi del tempo libero. Amava andare in moto, era molto amico di diversi gruppi che organizzavano viaggi nei fine settimana. “L’ultimo desiderio che mi aveva espresso – racconta Carlo anche lui motociclista – era di andare a San Giovanni Rotondo. Gli avevo promesso che per maggio o nei primi giorni di giugno ci saremmo organizzati”. Pastore non ci sarà al prossimo raduno per il viaggio da San Pio. Con lui, a Campagna, viveva la compagna. Tra le prime persone a precipitarsi nella zona dell’incidente non appena ha saputo del sinistro stradale. Il padre Matteo, è in servizio a San Giovanni Rotondo, nel paese di Padre Pio, dove il maresciallo voleva organizzare l’uscita in moto con gli amici ebolitani. Sotto choc per la morte del maresciallo anche diversi ebolitani che la avevano conosciuto in una palestra di body building nella Piana del Sele.
L’appuntato Ferrato
Era in servizio a Campagna già da qualche anno, dopo aver lavorato presso la caserma di Laviano, l’appuntato scelto Francesco Ferrato, 27 anni. Originario di Montesano Salentino, in provincia di Lecce, Ferraro è descritto come un ragazzo dallo spirito altruistico: ” Amava la divisa fin da bambino”. Alcuni conoscenti ricordano l’impegno nel mondo del volontariato. Ferraro era arrivato in provincia di Salerno nel 2020. Come primo incarico, era stato assegnato alla stazione di Eboli. Poi il trasferimento a Campagna. Tra le sue passioni l’informatica. Lascia un fratello carabiniere in servizio a Crotone.