Salerno. L’8 giugno alle 10,30 prenderanno il via le fatidiche attività di caratterizzazione dei rifiuti provenienti dalla Tunisia. Accertamenti tecnici irripetibili.
I rifiuti che nella seconda metà del 2020, la “Sra” di Polla ha spedito verso il molo tunisino di Sousse, prima che, a febbraio 2022, i 213 cassoni superstiti venissero rimpatriati a Salerno e, dal 26 aprile a lunedì scorso, stoccati ai piedi della caserma militare di Persano di Serre, sede della caratterizzazione.
Da mercoledì 8 giugno 75 cassoni a campione – 25 per ognuno dei 3 viaggi – saranno svuotati, così da consentire ai periti degli inquirenti, d’esaminare il pattume che ha scatenato l’ intifada della “monnezza”. Nelle scorse ore l’avviso è stato notificato agli indagati, non più sette ma otto, e alle parti offese, ossia la Regione Campania ed il suo responsabile unico del procedimento. In otto sotto inchiesta.
Un’attività assai più articolata rispetto alla caratterizzazione strictu sensu , un’analisi chimico- fisica volta ad attribuire un codice alla spazzatura, così da poter individuare più serenamente la via che la condurrà allo smaltimento. Laddove fosse confermato il “19.12.12”, plausibilmente il pattume che ha diviso il Mediterraneo potrebbe essere incenerito tra le pareti del termovalorizzatore d’Acerra. Intanto il tempo passa e i costi di noleggio dei cassoni e di tutte le altre spese aumentano. (Fonte La Città)