Oliveto Citra. Postazione 118 presso il locale presidio ospedaliero: la Cisl Fp invia una nota, tra gli altri, alla direzione generale dell’Asl Salerno segnalando alcune criticità. “Corre l’obbligo segnalare che costantemente il personale dirigente medico in servizio – si legge in una nota a firma del coordinatore area Centro Sud Lorenzo Conte e del segretario provinciale Alfonso Della Porta – presso la postazione del 118 situata nel presidio ospedaliero di Oliveto Citra viene comandato dalla direzione distrettuale e pertanto distratto dalla sede di originaria assegnazione per prestare la propria attività in altre sedi territoriali tra Eboli e Buccino. A tal proposito si segnala che la postazione del 118 ubicata nel presidio ospedaliero di Oliveto Citra serve tutto il territorio di pertinenza per garantire la rete dell’emergenza cardiologica e la rete dell’emergenza psichiatrica.
Tale postazione è stata decretata dalla Regione e pertanto non è una postazione aggiuntiva, ma diversamente dalle altre è una sede istituzionalizzata dalla stessa Giunta Regionale individuata a garanzia dell’efficacia ed efficienza del sistema dell’emergenza/urgenza in un particolare territorio disagiato, nell’ambito dei tempi minimi previsti a tutela dei cittadini e di tutta la comunità di riferimento. Purtroppo – continuano Conte e Della Porta – nonostante l’importante numero di medici che prestano servizio nel settore dell’emergenza, sembrerebbe che siano solo le 5 unità che stazionano nella sede del 118 di Oliveto Citra ad essere indispensabili per garantire altre postazioni smantellando la filiera dell’emergenza/urgenza relativa alle reti Stroke, cardiologica e psichiatrica e pertanto con grave rischio per tutta la utenza che avrebbe bisogno di cure immediate ed intensive a loro tutela e salvaguardia. Corre l’obbligo segnalare – concludono – alla direzione strategica che la filiera dell’emergenza/urgenza non può essere lasciata al governo di ogni singolo distretto, così come avviene in codesto ente, ma dovrebbe essere un settore da riorganizzare in chiave dipartimentale per renderlo idoneo a garantire uniformità su tutto il territorio e si spera che alla ripresa di un confronto sull’atto di programmazione aziendale tale aspetto possa essere adeguatamente approfondito e rivalutata tale ipotesi ritenuta più funzionale ed adeguata”.