Salerno. L’associazione Libertà e diritti mette in risalto i mali della sanità campana in un report.
A Salerno e provincia, infatti, si registrano criticità con le liste d’attesa dell’Asl e dell’azienda ospedaliera universitaria, sia per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale che i ricoveri.
Per una visita cardiologica all’Asl, si attende in media 17,5 giorni, per quella di chirurgia vascolare 35,4, per quella oculistica 154, per quella urologica 54,3, per quella oncologica 9,2, per la colonscopia totale con endoscopio flessibile 70,5. E la musica purtroppo non cambia al Ruggi, dove, sempre per le prestazioni urgenti da garantire teoricamente entro 3 giorni i tempi di attesa per la visita di chirurgia vascolare sono di 201 giorni, per quella oculistica 195, per la mammografia bilaterale 20, per l’ecografia bilaterale della mammella 20, per la colonscopia totale con endoscopio flessibile 102. Non risultano migliori nemmeno i dati circa i tempi di attesa massima di 30 giorni per i ricoveri programmati per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi.
E cattive notizie arrivano anche sul fronte economico
Perché molti pazienti campani si rivolgono a strutture fuori regione per terapie e ricoveri, o perché non hanno fiducia nella sanità campana oppure semplicemente per bypassare i tempi d’attesa. Un “buco” che per le casse sanitarie regionali ammonta a un miliardo e 417,6 milioni negli ultimi 5 anni che rappresenta un saldo negativo per la Regione Campania, in quanto il costo sostenuto per l’assistenza in altre regioni dei propri residenti è maggiore dei ricavi ottenuti per fornire l’assistenza a non residenti sul proprio territorio. (La Città)