Salerno. Le condizioni delle carceri campane continuano a essere allarmanti per il mix tra sovraffollamento e carenza di Polizia penitenziaria. A denunciarlo è il Sindacato autonomo polizia penitenziaria. Problematiche che sono relative alla crescita della popolazione detenuta, con conseguente carico di lavoro a danno del personale del comparto penitenziario, sotto organico.
“Problematiche simili – afferma Tiziana Guacci, segretaria regionale per la Campania del Sappe – si riscontrano anche nell’istituto penitenziario di Salerno, come già denunciato al sottosegretario Delmastro a seguito della visita presso il carcere. A Fuori, ad oggi, sono presenti circa 530 detenuti, di cui 240 hanno una posizione giuridica di definitivo, pur trattandosi di una casa circondariale, a fronte di una carenza regolamentare di 395 detenuti“.
Il Sappe ha chiesto al Governo “oltre alla dotazione del taser per potersi difendere dai detenuti violenti e delle bodycam, di fare presto anche su riforme strutturali non più rinviabili, come l’espulsione dei detenuti stranieri, la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari, la previsione che i tossicodipendenti scontino la pena in comunità, ma soprattutto il potenziamento dell’organico del Corpo di polizia penitenziaria”.