Comunità Montana Calore Salernitano: il Presidente Angelo Rizzo cerca conferma politica alle elezioni amministrative di giugno. Attualmente il sindaco di Campora ha revocato la delega alla comunità montana dove Rizzo allo stato riveste la carica in prorogatio di presidente fino alle nuove elezioni. Rizzo è candidato nella lista “Campora nel cuore”.
Presidente, dopo 14 anni alla guida della Comunità Montana, il bilancio politico-amministrativo che si sente di poter fare presenta saldi positivi o negativi?
“Il bilancio politico dell’amministrazione della Comunità Montana presenta un saldo positivo. E anche finanziariamente, il rendiconto di gestione presenta un consistente avanzo di amministrazione, all’insegna della sana gestione pubblica. Le cose fatte sono state tante, e tante sono state le difficolta affrontate e superate”.
Quali sono le cose fatte che secondo lei hanno avuto un peso di rilievo nella vita amministrativa della Comunità Montana ?
“La cosa migliore che abbiamo fatto nell’amministrare un Ente sovracomunale è stata quella di saper condividere le scelte con i sindaci e i delegati su ogni aspetto di rilievo. Non è affatto scontato saper lavorare come una squadra coesa per ben 14 anni. Perciò sono orgoglioso per aver contribuito, in qualità di Presidente, a tracciare e ad utilizzare un modello di gestione politica autosostenibile; ossia un modello improntato alla capacità di saper coniugare in maniera equilibrata gli interessi generali di tutti e di ciascun Comune. E la cosa assume ancora maggior valore alla luce del fatto che le risorse da gestire sono state sempre poche rispetto alle esigenze del Comprensorio, e sono state trasferite anche in ritardo dalla Regione. Basti pensare ai disagi degli operai forestali che spesso hanno avuto gli stipendi con ritardi di mesi. Ora, a partire dal 2024, non vi sono più ritardi e gli stipendi sono stati tutti regolarmente pagati, unitamente ad alcuni arretrati dovuti per mancato riconoscimento della CISOA nel 2014”.
Qual è la scelta che potrà avere effetti concreti sulle condizioni socio-economiche del Comprensorio?
“La scelta vincente è stata senz’altro quella di delegare, con delibere dei singoli Comuni, alla Comunità Montana la stesura e la realizzazione del Piano di Sviluppo denominato “Investimento Territoriale Integrato Calore Salernitano” (ITI). La Comunità Montana è stato il primo Ente locale in Italia a produrre un simile documento programmatico capace di sfruttare la metodologia ITI voluta dall’Unione Europea. Il Piano, suddiviso in filiere tematiche, prevedeva inizialmente la realizzazione di 48 progetti per un totale di circa 50 milioni di euro. È stato firmato un protocollo di intesa con il governatore De Luca nel 2020, per finanziarne i contenuti. Più recentemente, con atti formali assunti tra la fine del 2023 e in questo inizio 2024, a seguito di gara europea, verrà sottoscritto un contratto di concessione con la società Municipia spa per ampliare la platea dei progetti a circa 180 iniziative con finanziamenti per circa 130 milioni. Questa operazione, che ha avuto una gestazione condivisa con i sindaci, avrà un impatto determinante sullo sviluppo socio-economico del comprensorio della nostra Comunità Montana, sfruttando i fondi europei e nazionali”.
Sente di aver fatto tutto il possibile o avrebbe potuto fare di più?
“Ho dato tanto: mi sono impegnato per l’Ente assumendo anche responsabilità condivise con la Giunta Esecutiva, la quale devo dire che è stata composta sempre da Assessori consapevoli e determinati. Avremmo potuto fare di più? Non so! Però abbiamo fatto sempre del nostro meglio. Siamo stati spesso anche pazienti e ostinati, come nel lavoro politico-amministrativo che abbiamo condotto per ottenere la delega regionale in materia di autorizzazioni di Valutazione di Incidenza, riuscendo a portare a Roccadaspide la competenza territoriale delle istruttorie tecniche e ad accorciare i tempi di rilascio dei pareri ambientali di molti mesi rispetto alla presentazione delle domande dei cittadini del Comprensorio”.
A chi o a che cosa deve il raggiungimento degli obiettivi prefissati?
“I risultati ottenuti e il raggiungimento degli obiettivi sono sempre il risultato di un sapiente lavoro di squadra. Senza la condivisione dei sindaci, non avremmo potuto ottenere molto. Ma anche senza il lavoro e la competenza professionale dei dipendenti della Comunità Montana neanche avremmo potuto fare ciò che abbiamo fatto. Perciò occorre riconoscere i meriti a ciascuno. Personalmente, ritengo che il mio modus operandi, improntato al rispetto e agli equilibri nei rapporti personali e istituzionali, sia stato il mio segno distintivo in questi anni”.
Come mai, nonostante il suo modus operandi, il Sindaco di Campora le ha revocato la delega alla Comunità Montana?
“È una domanda da rivolgere a lui. Da parte mia , dal punto di vista politico, non gli ho fatto mai mancare il mio appoggio, sia in Consiglio Comunale che nella gestione del territorio del Comune dove siamo stati eletti. Certo, a volte vi è stato poco dialogo tra noi: forse perché entrambi presi dai rispettivi ruoli istituzionali; ma mai sono emersi dissensi. Noi Consiglieri di maggioranza, abbiamo cercato di tenere unito il gruppo e di sostenerlo. Io sono un politico abituato a mantenere lealmente gli accordi ed ho sempre lavorato per la condivisione delle scelte, nel rispetto delle diverse posizioni. Altrimenti non avrei potuto fare il Presidente per 14 anni alla Comunità Montana ed avere la fiducia di tanti sindaci e delegati. Forse io leggo un libro scritto in una lingua che il Sindaco uscente , Antonio Morrone, non conosce o che non sa leggere. Nel documento di revoca, non vi è nessun motivo a giustificazione della revoca stessa”.
Forse il Sindaco non aveva visto più un posto per lei e avrà pensato di darle il dispiacere della decadenza e di indebolirla?
“Certamente. Non c’è altra spiegazione. Però la politica, sia quella di alto livello che quella locale, è fatta di accordi, di visioni e battaglie comuni, di confronto per crescere. Non portano lontano la rottura, la contrapposizione, gli egoismi, gli antagonismi sterili e i ricatti”.
È vero che non è stato proprio invitato dal sindaco uscente per partecipare alla costruzione della lista?
“È vero. Nella costruzione di una compagine che portasse alla formazione della lista da presentare per le elezioni di Giugno, io non sono stato neanche contattato. Eppure sono stato un componente della maggioranza leale fino all’ultimo: ho votato il mese scorso in Consiglio Comunale l’approvazione del rendiconto e del bilancio di previsione. E c’è di più. La lista del sindaco uscente, alla fine dei giochi, non è capeggiata da lui. Il candidato a sindaco è Giovanni Feola. Il nuovo gruppo, quindi, ha decretato il declassamento del sindaco uscente, permettendogli solo di candidarsi come consigliere. Dopo solo un mandato, egli ha perso la fiducia dei suoi. Non è riuscito a tenere insieme una maggioranza coesa. Da quella maggioranza ne siamo usciti in diversi. Se questo non si chiama fallimento, si può solo definire una sonora bocciatura. La scelta di Morrone di revocarmi la delega pochi giorni prima della presentazione delle liste è stata un ultimo colpo di coda: è stata solo una scelta cieca e priva di effetti. Il principio amministrativo della prorogatio permette a me e alla Giunta di conservare le funzioni fino alla nomina dei nuovi Organi. E ciò verosimilmente avverrà dopo l’esito delle elezioni amministrative che si terranno l’8 giugno nei comuni di Felitto, Campora e Valle dell’Angelo. La revoca ha avuto effetti nulli, dunque: perché dopo le elezioni si sarebbe comunque tenuta la seduta del Consiglio Generale per eleggere il Presidente e la Giunta Esecutiva”.
Lei comunque è candidato alle prossime elezioni ?
“Certamente. Sarò un competitor con buone aspettative di essere rieletto. La scelta divisiva di Morrone di non costruire una lista unitaria, ha prodotto il buon risultato di poter puntare su una lista alternativa, basata su programmi ambiziosi e su progetti concreti per Campora, la cui guida è stata affidata al Professore Marcello Feola, persona di spiccato profilo culturale, apprezzata nel mondo accademico e in quello professionale. Io, ovviamente, sono candidato in questa lista”.
Lei pensa di poter continuar a guidare la Comunità Montana?
” Questo dipende, ovviamente, dal risultato elettorale del mio Comune e, successivamente, dalla volontà dei Sindaci e dei delegati alla Comunità Montana. Certo, nel segno della continuità delle scelte condivise, potremo lavorare insieme sull’attuazione delle molteplici progettualità inserite nel Piano Strategico dell’ITI Calore Salernitano e sulla gestione delle deleghe regionali puntando sull’occupazione giovanile locale e sullo sviluppo socio-economico del Comprensorio, per contrastare concretamente lo spopolamento delle aree interne”.